L’Electronic Frontier Foundation (EFF), associazione USA impegnata nella difesa dei diritti degli utenti online, ha recentemente rilasciato un’app Android progettata per avvisare gli utenti circa le nuove campagne in favore dei diritti digitali; l’EFF ha però rifiutato di rilasciare una versione iOS della stessa applicazione, definendo “scandalose” le condizioni degli accordi per sviluppatori richieste da Apple.
Diversi gli aspetti non graditi all’EFF tra cui quelli per il controllo completo di Apple sulla disponibilità delle applicazioni, che possono essere distribuite solo attraverso l’App Store della società, e che la Mela può disattivare da remoto senza addurre spiegazioni. Inoltre l’EFF non gradisce nemmeno il fatto che Apple vieti agli sviluppatori di “esprimere affermazioni pubbliche” a proposito dell’accordo. Altri dubbi riguardano la proibizione di azioni di reverse engineering (anche quelle consentite dalla legge), l’impossibilità di testare applicazioni su dispositivi con Jailbreak, il fatto che Apple possa decidere se alcuni bug sono effettivamente tali, e la disattivazione da remoto dell’App.
Secondo EFF Apple è ben consapevole di queste problematiche ma si è rifiutata di negoziare su questi aspetti: “Apple è ben consapevole delle nostre preoccupazioni: ha scelto di non cambiare l’accordo. Credo possano considerare di cambiare l’accordo nel caso in cui sentano la voce di un numero sufficiente di persone, non solo EFF, ma anche gli altri sviluppatori.” Per EFF anche l’accordo per gli sviluppatori di Google per Play Store su Android non è perfetto, ma non impone le stesse “onerose” richieste che invece Apple avanza. Apple non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito ma la EFF ha aperto una petizione che ognuno può firmare, per la modifica dell’accordo di Cupertino dedicato agli sviluppatori.