Adobe sta testando nuovi strumenti web-based che sfruttano l’Intelligenza Artificiale nell’ambito del recording audio. L’ultimo tool di questo tipo si chiama Project Shasta e mira a semplificare e rendere più accessibile la registrazione e l’editing di podcast e altre tipologie di progetti audio.
Il progetto – uno dei tanti in preparazione negli Adobe Labs – è indicato da Mark Webster – a capo dei prodotti audio di Adobe – come un esperimento che dovrebbe permettere di trovare nuovi modi per aiutare le persone con l’editing audio sul web. Webster – in un post su Product Hunt – ha scritto che la pandemia ha reso complicate le registrazioni per i professionisti dell’audio e l’idea di Adobe è mettere a disposizione di tutti strumenti che consentono di registrare con modalità professionali l’audio.
Il risultato è uno strumento utilizzabile da un browser web (si parte da qui e al momento funziona con Google Chrome), permettendo di creare e modificare le registrazioni audio con una interfaccia dedicata e senza la necessità di ricorrere ad attrezzature professionali o altri strumenti avanzati.
L’utente registra le clip audio e Shasta è in grado di trascrivere i testi automaticamente; di particolare interesse sono le funzionalità di editing, consentendo di eliminare parti indesiderate alla stregua della cancellazione di un testo in un documento. Filtri che sfruttano l’IA permettono di migliorare la qualità audio o rimuovere automaticamente determinate parole, eliminando ad esempio i suoni delle pause sintattica (uhmmm… ehmmm…) frutto di esitazioni nella catena parlat.
È supportato anche il recording da remoto ed è quindi ad esempio possibile registrare la voce di eventuali oratori ospiti in un podcast. Il software si occupa della sincronizzazione delle clip anche quando la connessione internet non è veloce o stabile.
L’uso principale per cui è pensato Shasta è nell’ambito dei podcast ma può essere sfruttato anche in altri ambiti che prevedono l’editing audio. Non è chiaro come Adobe intende proporre in futuro Project Shasta. Webster ha riferito che al momento si tratta di un progetto in versione alfa (in fase di sviluppo, le cui funzionalità non sono ancora state completamente implementate e che presenta sicuramente una lunga serie di bug che dovranno essere risolti) e che l’azienda ha per il momento condiviso l’idea per ottenere i primi riscontri dai tester. Per il momento l’utilizzo è gratuito (basta richiede l’accesso tramite il sito linkato sopra).
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