Eddy Cue, responsabile servizi Apple, ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti in una intervista alla CNBC, citando alcune massime di Steve Jobs: frasi che tutti gli osservatori collegano al visore Apple (qui tutto ciò che sappiamo) atteso il 5 giugno alla conferenza WWDC 2023.
Durante il primo summit del CNBC CEO Council a Santa Barbara, California, Cue ha fatto riferimento a due concetti che rispecchiano appieno l’approccio di successo di Apple. Il dirigente ha dichiarato che Apple fa solo cose che interessano realmente gli utenti e anche cose in cui eccelle e può fare la differenza.
Il vicepresidente senior dei servizi di Apple, Eddy Cue, attribuisce gran parte del successo di Apple alla capacità che ha di dire “no” più spesso che “sì”.
Ancora “Nel nostro lavoro, diciamo ‘no’ a quasi tutto”, ha affermato Cue durante una conversazione con Jim Cramer di CNBC, che poi ha continuato:
Quando si diventa così grandi come noi, è facile pensare di poter fare tutto, ma questa non è la realtà
Si tratta di una frase che riassume efficacemente ciò che Steve Jobs dichiarò già nel 1997:
La gente pensa che il focus significhi dire sì a ciò su cui si deve concentrare. Ma in realtà significa dire no alle altre cento buone idee che ci sono. Bisogna scegliere con attenzione.
Sono orgoglioso delle cose che non abbiamo fatto quanto di quelle che abbiamo fatto. L’innovazione consiste nel dire no a mille cose
Un concetto simile viene riproposto da Cue. Parlando dell’entrata di Apple nel campo dello streaming sportivo, Cue ha citato la famosa capacità del giocatore di hockey su ghiaccio Wayne Gretzky di prevedere le mosse:
Occorre andare là dove il disco sta per andare, non dove si trova inizialmente. È proprio quello che fa [Gretzky]. Si sposta là dove il disco sarà, non dove si trova adesso. Ed è lo stesso approccio che abbiamo adottato nel campo dello sport
Le citazioni riutilizzate sono particolarmente interessanti se consideriamo l’imminente annuncio del visore Reality Pro, previsto per il prossimo WWDC23. Apple si sta muovendo nella direzione in cui crede che si svilupperà il settore, ma non è ancora chiaro se l’azienda avrà ragione in questa previsione.
L’idea del visore, in realtà, potrebbe al momento cozzare con la filosofia di Apple. Secondo Cue, un’idea viene presa in considerazione da Apple solo se l’azienda è sicura di poterla sviluppare con successo e se c’è un reale interesse da parte dei consumatori.
Attualmente non ci sono indicazioni che i consumatori siano particolarmente interessati alla realtà aumentata o virtuale. Non solo, non vi è certezza nemmeno che i consumatori siano disposti a spendere 3.000 dollari per una tale esperienza.
Resta da vedere se Apple riuscirà a cambiare questa dinamica. Un primo indizio lo si avrà il prossimo 5 giugno, quando Apple darà il via libera alla WWDC23 con il keynote di apertura. Tutto quello che sappiamo finora sul visore Apple, nome atteso Reality Pro, è in questo approfondimento di macitynet.