L’Italia è al 36° posto per accesso, utilizzo e competenze delle tecnologie di comunicazione e di rete nel mondo. Secondo l’indice ICT Development Index, l’indice che verifica il livello di accesso, uso e competenze di informazione e comunicazione tecnologica di 166 economie, ha piazzato l’Italia al 36° posto, dietro agli Emirati Arabi, al Quasar, alle Barbados e a moltissimi paesi europei e asiatici.
Secondo l’indice ICT Development Index, parte del MIS Report 2014 (che si scarica gratuitamente e integralmente da qui) – uno strumento per misurare la società dell’informazione nel mondo elaborato e presentato dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni – figurano come le economie con un migliore e più diffuso accesso alle tecnologie di comunicazione e di rete nel mondo quelle degli stati del Nord Europa – in vetta la Danimarca, seguita a ruota da Korea, Svezia, Islanda, Gran Bretagna, e poi da Olanda, Norvegia, Finlandia, Lussemburgo, Hong Kong, Giappone e Australia. In questi Paesi, la copertura wireless è estesissima e sono molti i servizi pubblici ai quali ci si può connettere senza necessariamente affrontare ore di coda agli sportelli.
Se dal punto di vista dell’indice ICT Development Index, indicatore dello stato delle connessioni del mondo delle imprese, il 36° posto non rende onore all’Italia, bisogna dire che un dato leggermente positivo si registra per quando riguarda le connessioni domestiche. Tra i Paesi che hanno fatto i maggiori progressi legati al collegamento ad Internet nelle case vi sono proprio l’Italia (dal 63% al 69% delle famiglie connesse), con la Repubblica Ceca (dal 65% al 73 %) e l’Estonia (dal 75% all’80%).