La prima applicazione ecommerce di eBay questa settimana compie cinque anni e arrivano con il compleanno anche i primi dati di ecommerce su smartphone, una ricerca commissionata proprio da eBay.
Da quel primo giorno di disponibilità sono seguiti 160 milioni di download per l’applicazione ma soprattutto è cambiato radicalmente l’approccio all’universo delle vendite da dispositivi mobili. Lo scorso anno a livello globale, infatti, oltre un milione di applicazioni dedicate ai consumatori sono entrate nella fase di sviluppo, quando brand e venditori hanno iniziato a trarre vantaggio dalla possibilità di intercettare i clienti tramite i loro smartphone e tablet.
Nel dettaglio, il 42% delle applicazioni che riguardano prodotti o servizi hanno raggiunto la fase di lancio, con poco meno di 73mila applicazioni rese disponibili nell’app store nel 2012. Per la maggior parte a carattere informativo, circa il 18% delle applicazioni consentivano invece ai consumatori di acquistare prodotti, un dato che sottolinea l’importanza del mobile nella crescita dello shopping “sempre e ovunque”.
Un risultato che fa il paio con quanto emerso, a livello Italiano, dallo studio “Il Futuro del Commercio”, realizzato per eBay dal Politecnico di Milano, secondo cui i “Merchant mobile” sono passati dai 54 dell’aprile 2011 (26%) ai 110 (52%) dello stesso mese di quest’anno, con una crescita del +52% (da 23 a 35 merchant) di quanti hanno utilizzato una App nella loro offerta. In particolare, sul 52% di venditori che si affidano al mobile, il 33% sfrutta questo canale per rivolgersi al consumatore nell’ambito della Selezione e dell’acquisto, il 31% per il pagamento e il 32% nel post vendita.
Il valore delle vendite mobile, secondo le previsioni del Politecnico di Milano, dovrebbe superare nel 2013 i 420 milioni di euro (pari al 4% circa del totale eCommerce), in crescita del 160% rispetto al 2012 (164 milioni di euro).
Sul fronte dei consumatori, invece, secondo l’ultima rilevazione commissionata da eBay a NetComm e Human Highway, l’8,9% degli acquisti online ad aprile 2013 risulta generato attraverso un dispositivo mobile: in poco più della metà dei casi (4,6%) si è trattato di un PC/tablet. La stragrande maggioranza (90% delle transazioni online) è ancora gestita con un PC tradizionale ma questa quota – secondo quanto hanno rilevato i ricercatori – sta velocemente calando, al ritmo di mezzo punto percentuale per mese.