Con effetto scenico Michael Perry ha tirato fuori il nuovo drone DJI Mavic Air dalla tasca, come Jobs fece con l’iPod. Anzi, ne ha tirati fuori ben tre. Non è il drone più piccolo della line up, se si considera Spark, ma è certamente il più potente e portatile di sempre.
Mavic Air riprende l’idea di Mavic Pro, quindi un drone pieghevole, estremamente portatile. Questa volta, però, a differenza di Spark, DJI non ha voluto limitare il drone; lo si capisce dalla presenza di un gimbal stabilizzato sui 3 assi, come sulla linea Phantom e come su Mavic Pro. Pesa appena 430 grammi al decollo e ha dimensioni contenute in 168 × 83 × 49 mm da chiuso, e 168 × 184 × 64 mm con ali spiegate.
La camera è in grado di registrare in 4K a 30 FPS, o 1080P fino a 120 FPS, quindi adatta per gli slow motion. Dispone di sensori che, non solo permetteranno di rilevare gli ostacoli, e bloccare il volo, ma anche di aggirarli con facilità. E’ il drone più veloce della linea, in grado di raggiungere i 68 km orari in modalità Sport.
Inoltre per la prima volta nella linea droni DJI, in aggiunta alla MicroSD, il drone gode di una memoria integrata da 8 GB; non sarà certamente sufficiente per la maggior parte dei piloti, ma è comunque un extra interessante, che permetterà di registrare foto e video direttamente all’interno del drone.
Mavic Air dispone di un telecomando simile a quello di Mavic Pro, ridisegnato, in grado di spingere il drone fino a 4 km di distanza. Il reparto foto offre scatti fino a 32MP, quando si tratta di foto panoramiche a 360 gradi. A livello software DJI presenta anche due nuove modalità di registrazione, chiamate Boomerang e Asteroid, che permettono di creare piccole clip video, con effetti davvero particolari.
L’intero bundle, comprensivo di drone, radiocomando, eliche e una batteria, ha un costo di 849 euro. Lo si può già acquistare dal sito ufficiale DJI, cliccando direttamente a questo indirizzo. Le prime spedizioni inizieranno dal 28 gennaio, il drone sarà disponibile in rosso, nero e bianco.