Su App Store c’è un’app che, se gli fai vedere la fotografia di uno spartito, te lo suona. Il nome è piuttosto generico ma altrettanto chiaro: “Lettore di spartiti e scanner“. Perché è proprio questo quello che fa, e a vederla viene da chiedersi come mai nessuno fino ad oggi (visto che l’App Store esiste da dodici anni) ci aveva pensato prima.
E’ un’applicazione che non dovrebbe mancare sul proprio dispositivo, soprattutto per chi non sa leggere la musica a colpo d’occhio. Ma anche per chi è proprio negato con gli strumenti musicali ma è un gran curioso. Perché basta appunto scattare una fotografia dello spartito, magari uno di quelli ritrovati in soffitta o nel libro che si sta per comprare in un negozio, e schiacciare Play per sentire come fa.
Dall’app è anche possibile selezionare lo strumento con cui ascoltare lo spartito, adeguando perciò il suono generato in base alla tipologia di spartito con cui si ha a che fare (ci sono il pianoforte, la chitarra, il flauto, il sassofono, la tromba, l’arpa, il basso, il violino e tanti altri). E’ possibile cambiare anche la frequenza basandosi sullo strumento, da quella standard a 440 Hz fino a 380-480 Hz.
Si può anche selezionare la velocità di riproduzione, il che lo rende anche un valido strumento di studio specialmente per chi non sa leggere la musica ma suona abilmente “ad orecchio”. In quest’ottica è molto comoda anche un’altra funzione, quella che consente di ascoltare singolarmente il pentagramma in chiave di violino o quello in chiave di basso quando si ha a che fare con uno spartito per pianoforte, separando così l’ascolto delle note da suonare con la mano sinistra da quelle con la mano destra.
E’ anche possibile trasporre il brano di semitono in semitono, adattando eventualmente così il brano in base all’estensione vocale di chi canta o dello strumento a disposizione, specialmente per chi vuole ad esempio semplificare la diteggiatura di un brano particolarmente difficile.
Questa applicazione legge anche la musica dai PDF e permette di selezionare manualmente la battuta dalla quale eventualmente avviare la riproduzione, potendo così ripetere facilmente anche più volte un determinato punto del brano. Per altro durante la riproduzione le note che si stanno suonando vengono illuminate, così si può rintracciare facilmente il punto attuale dello spartito in ascolto.
Gli spartiti, via foto o PDF, possono essere importati anche da iCloud, Dropbox, Google Drive, One Drive e altri servizi sulla nuvola e verso gli stessi si possono eventualmente esportare i brani in modalità riproduzione in formato MIDI, MP3, M4A, AAC, WAV e MusicXML.
Per il momento i limiti dell’applicazione sono dettati dal fatto che è in grado di leggere soltanto gli spartiti stampati e non quelli scritti a mano. Non è in grado di leggere i simboli di coda, le terzine, le dinamiche, i doppi diesis e doppi bemolle e le note di abbellimento: segni, questi, che – spiegano gli sviluppatori – saranno aggiunti più avanti. In oltre per ora è in grado di leggere soltanto tre chiavi: quella di Sol, di Do e di Fa.
Per chi fosse interessato, l’app si compra su App Store al prezzo di 4,49 euro, a nostro avviso un prezzo onesto visto quel che consente di fare già allo stato attuale.