iPhone, lo smartphone che ha rivoluzionato la telefonia mobile, uno dei dispositivi più innovativi che l’industria ICT ha prodotto in diversi anni a questa parte, non è stato ideato e concepito in un avanzato laboratorio segreto di Cupertino e nemmeno nella fucina della invenzioni di Jony Ive. In realtà gran parte delle idee e delle soluzioni che hanno poi contraddistinto iPhone sono state concepite in una stanza decisamente squallida, completamente priva di finestre, con evidenti segni di infiltrazione d’acqua su una parete, provocate da un guasto idraulico avvenuto qualche tempo prima nel bagno adiacente.
La descrizione è offerta da Greg Christie, senior software engineer e veterano di Apple: impiegato a Cupertino fin dal 1996, Christie ha fatto parte del team originario che ha ideato Newton, il primo computer palmare della storia creato da Apple, e nel 2004 assegnato al “Purple Project”, nome in codice del progetto super segreto che ha dato vita a iPhone. Il resoconto dell’ideazione di iPhone e delle prime due settimane cruciali in cui sono state definite numerose delle caratteristiche fondamentali dello smarpthone, è stato fornito da Christie al tribunale che seguirà il secondo processo Apple contro Samsung. E’ proprio dalla sua testimonianza, autorizzata da Apple, che trapelano ulteriori dettagli sulla stanza in cui tutto ha preso vita. In calce in questo articolo riportiamo una fotografia dell’ufficio descritto dal dirigente Apple, pubblicata dal Wall Street Journal.
Così lo smartphone che ha cambiato tutto, è stato concepito in una stanza fuori mano, un ambiente decisamente poco accogliente e privo di comfort: solo un tavolo su cui lavorare e alcune sedie, il tutto illuminato esclusivamente da alcune lampade al neon. Su una parete era posizionato un poster della pubblicità Think Different, su un’altra una strana immagine di una gallina priva di testa. Il resoconto di Christie non lo precisa ma con ogni probabilità la scelta dell’ufficio fu presa non a caso: un ufficio in cattive condizioni in un’area del campus poco frequentata, per evitare qualsiasi possibile fuga di notizie.
Interessante anche la soluzione del team di Apple per testare le funzioni e le idee sul funzionamento dell’interfaccia e del software del futuro iPhone. Le idee e le soluzioni proposte erano fatte girare su un vecchio Mac con processore PowerPC G3 a cui era stato collegato uno schermo touch di plastica soprannominato Wallaby. Del resoconto completo sulla nascita di iPhone abbiamo parlato qui.