Storicamente Apple non rivela le confezioni di vendita dei propri iPhone prima del rilascio ufficiale. Questa volta, invece, sì. L’immagine visibile in basso, ritraente il pack di vendita iPhone X, è stata pubblicata da Apple nella sezione del sito ufficiale riservata al programma iPhone Upgrade Program, l’abbonamento che permette di ricervere un nuovo iPhone ogni anno pagando una rata mensile.
Non ci sono particolari novità, anche se il terminale, questa volta, viene raffigurato con la parte frontale in bella vista. Il motivo è evidente: Apple ha voluto mettere in risalto l’ampio schermo frontale, che occupa quasi tutta la parte anteriore del dispositivo. La scelta è opposta rispetto a quella operata con la serie iPhone 7 e 8, dove Apple ha invece preferito mostrare sin dalla confezione di vendita il “lato B” dei terminali, caratterizzati per la configurazione singola oppure doppia della camera.
Si ritorna così al passato, esattamente ad iPhone 6S, che veniva immortalato sulla confezione di vendita con lo schermo rivolto verso l’alto, per evidenziare la funzione degli sfondi animati. Come accade per gli ultimi modelli da 4,7 e 5,5 pollici, la parte laterale della confezione di vendita reca solo la scritta “iPhone”, senza riportare il numero romano che caratterizza questa particolare edizione del dispositivo.
La foto proviene dalle pagine ufficiali Apple e, dunque, al 99% sarà quella che effettivamente l’utente aprirà al momento dell’acquisto. Ad ogni modo, non è possibile escludere completamente che possa trattarsi di immagini di marketing non raffiguranti esattamente il design definitivo della confezione disponibile al lancio. Lo si scoprirà il prossimo 3 novembre, data ufficiale di release del terminale.
Ricordiamo che iPhone X potrà essere preordinato a partire dal 27 ottobre con disponibilità a partire dal 3 novembre: chi ha intenzione di acquistarlo dovrà muoversi in fretta per averne uno. Ormai da mesi e in modo sempre più consistente circolano anticipazioni che indicano grande richiesta e disponibilità scarsa a causa delle complessità di produzione delle nuove componenti, in particolare dei sensori per il riconoscimento del volto Face ID.