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Come eliminare l’AI di Google dalle ricerche

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Il discorso che segue potrebbe sembrare una forma di nostalgica lamentazione: si stava meglio una volta, quando la vita era più semplice, i valori erano “veri” e qui una volta era tutta campagna, signora mia.

Ecco, credeteci: non è questo. Il web è una cosa per adesso utile, e per molte persone lo è particolarmente. Poter fare delle ricerche precise e puntuali che consentano di trovare liste di siti web, analizzare i contenuti e trovare le risposte che si cercano non è un desiderio vanesio di qualche terrapiattista che vorrebbe che non fossimo mai andati avanti oltre alle macchine a vapore e al tiro a due dei carretti.

Le ricerche “sporcate” dalla AI

Il problema c’è: Google ha arbitrariamente cambiato i parametri della ricerca che eroga e adesso tutto quel che viene chiesto al motore di ricerca è principalmente rivolto a una tipologia di risultati in cui l’AI la fa da padrona. L’intelligenza artificiale si occupa di riassumere e presentare il senso di quel che stiamo cercando, anziché indicarci i siti web dove poterlo trovare.

Inoltre, grazie anche al proliferare di pubblicità, risultati sponsorizzati, esibizione di video (che sono più “paganti” in termini di engagement, e quindi preferiti dagli sponsor), la ricerca di Google si è trasformata in una specie di rificolona in cui in molti casi si perde tempo anziché arrivare ai risultati voluti.

Si è perso il valore della ricerca come strumento utile sia dal punto di vista lavorativo che per quanto riguarda la vita privata. Uno strumento operativo e senza fronzoli, il vero “portale di internet”. Abbiamo già notato che per tornare ad avere i risultati “giusti” Google ha aggiunto una tab nei risultati che, oltre che immagini, video, notizie, shopping e altro, permette di avere risultati solo “web”.

È la soluzione giusta ma faticosa. Per fortuna la parte abitata della rete ha riconosciuto il problema è si è messa all’opera per cercare di risolverlo. Riuscendosi perfettamente, perché Google non ha ancora tradito (per adesso) la sua natura di sistema tecnicamente potente e trasparente. La barra di ricerca di Google è ancora la riga di comando del web.

La riposta è “&udm=14”

La soluzione sta tutta in una piccola formula che sembra magica ma che è in realtà un parametro che può essere aggiunto e “passato” a Google per chiederli di aggiungere una funzione specifica alla domanda che gli facciamo. Il parametro indica a Google che quello che vogliamo è una risposta “pura”, tutta orientata al web.

Quel parametro è “&udm=14” (senza le virgolette) e va saputo gestire. Per semplificare e dare la possibilità di fare una ricerca immediata a chi ne ha bisogno c’è chi ha allestito un sito web che raccoglie la richiesta e la passa a Google aggiungendo il parametro: si chiama non a caso &udm=14 ma ha ovviamente delle limitazioni. Tuttavia, la richiesta viene passata direttamente a Google, è molto veloce e il risultato è in una pagina “legittima” di Google in cui, se siamo loggati, compare il nostro profilo.

Aggiustiamo Chrome

Un’altra possibilità, più semplice, sta nel fatto che Chrome (e molti browser derivati da Chrome) consentano non solo di cambiare motore di ricerca di default, ma anche di specificarne uno a piacere non previsto nella lista. Safari non lo consente mentre Firefox richiede una estensione apposita che non abbiamo però testato.

Con Chrome diventa così possibile inserire quella che è la stringa di ricerca di base che fa puntare al motore di ricerca quando scriviamo la nostra “domanda” nella barra degli indirizzi. Per farlo bisogna aggiungere anche il parametro “%s” che indica che si tratta di una ricerca. La stringa da inserire nelle impostazioni di Chrome, sezione “Ricerca” e “Aggiungi motore di ricerca custom”, diventa quindi:

https://www.google.com/search?q=%s&udm=14

A partire da questo momento, se nelle preferenze di Chrome selezioniamo il motore di ricerca che abbiamo creato e salvato (magari chiamandolo “Google Solo Web”), otteniamo i risultati direttamente del web. Esistono alcuni tutorial in rete, in lingua inglese e più complessi dal punto di vista tecnico ma che vengono costantemente aggiornati, per tenere traccia dei vari modi per consentire la ricerca Web diretta e facile dal browser.

Qualora invece uno volesse una soluzione più “tranquilla”, è sempre possibile selezionare la tab dei risultati “Web” una volta effettuata la ricerca. Attenzione, ogni tanto Google la “nasconde” a destra, tra le voci “Altro” quindi vanno aperte le tab ulteriori indicate con i tre puntini.

Ecco il trucco per eliminare l'AI di Google dalle ricerche
Esempio di ricerca su Google con e senza AI

Qui una volta era proprio tutta campagna, signora mia

I risultati con la ricerca “pura” sono comunque affascinanti. Si tratta di Google allo stato puro, ma senza tutta la spazzatura che è stata aggiunta nel tempo. Nessuna analisi delle informazioni nei risultati. Non emergono metadati come l’indirizzo o le informazioni sui link. Niente pannelli con le informazioni aggiuntive, ma anche niente pubblicità. Sembra il Google che abbiamo imparato ad amare nei primi anni 2000, che è stato sepolto sotto il menu “Altro” come molte altre vecchie cose che Google non mette più da tempo metteva in risalto, tipo Google Books.

Tutte le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale sono disponibili a partire da questa pagina di macitynet.

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