MacMillan e Penguin, due dei cinque editori accusati di aver cospirato con Apple per gonfiare i prezzi e-book, hanno iniziato a inviare alcune email ai clienti di e-book, informandoli dei diritti, delle responsabilità e dei termini proposti nel patteggiamento legale sul contenzioso legato al cartello e-book. Gli editori dovranno restituire circa 162 milioni di dollari fra i clienti che hanno acquistato uno dei loro e-book in qualsiasi store digitale fra il lancio dell’iBookstore, avvenuto il 1 ° aprile 2010 e il 21 maggio 2012.
Gli acquirenti che riceveranno il rimborso di MacMillan e Penguin otterranno 3,06 dollari per ogni libro apparso sulla lista dei bestseller del New York Times, ma solo 0,73 dollari per ogni non-bestseller; eccezion fatta per i residenti del Minnesota, che otterranno un importo più elevato in quanto non sono stati inclusi in un primo giro di risarcimenti.
Le persone che hanno acquistato i libri di MacMillan e Penguin attraverso Amazon dovrebbero ottenere un accredito automatico, mentre i clienti di Apple, Kobo e Barnes & Noble dovranno autorizzare manualmente l’accredito, o in alternativa richiedere il rimborso tramite assegno. Gli acquirenti di e-book avranno tempo fino al 21 ottobre per opporsi al rimborso e richiederne l’esclusione; il 6 dicembre si terrà l’udienza per decidere l’approvazione definitiva deciderà di tali termini.
Hachette, HarperCollins, Simon & Schuster e hanno già ottenuto l’approvazione dal tribunale per i propri accordi di patteggiamento, mentre appare ancora in divenire la situazione di Apple, il cui contenzioso con il dipartimento di giustizia non ha ancora portato ad un’approvazione definitiva riguardo ai rimborsi e le sanzioni cui la Mela sarà soggetta.