Chi ha seguito la vicenda sa che dal 1 gennaio del 2015 l’IVA sugli ebook in Italia avrebbe dovuto essere equiparata a quella dei libri cartacei, passando dal 22 al 4 per cento, con un atteso conseguente calo dei prezzi degli ebook. Secondo quanto riportato da Altroconsumo, però, i prezzi non sono calati e sarebbero rimasti invariati rispetto all’entrata in vigore dell’ultima Legge di Stabilità, che conteneva l’emendamento proposto da Dario Franceschini. Di conseguenza Altroconsumo ha deciso di segnalare la cosa all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come caso di “Violazione delle regole in materia di concorrenza, nella forma di un’intesa restrittiva della concorrenza”.
Si legge sul sito di Altroconsumo: “Gli editori italiani hanno ritenuto di non ridurre in alcun modo i prezzi di copertina applicati alla vendita di ebook. In questo modo, gli editori italiani si sono intascati tutti i benefici resi possibili da una riduzione così significativa dell’IVA. Ma non doveva essere una battaglia in favore dei consumatori?”. Secondo l’Associazione Italiana Editori diverse case editrici si sono già mosse annunciando il calo dei prezzi, fra cui Garzanti a Chiarelettere, Salani, RCS e Mondadori; ed è lo stesso Ministro Franceschini ad annunciare una calo generico su Twitter. La questione quindi potrebbe risolversi prima che il Garante debba prendere una posizione, anche se sembra evidente come le case editrici siano state ben lungi dal mostrarsi precipitose nell’adeguare i prezzi dei loro ebook con le nuove direttive.