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Anche gli ebook possono essere presi in prestito dalle biblioteche pubbliche. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea: il prestito degli ebook è quindi ora consentito negli stati membri proprio come se fossero libri cartacei.
La Corte di Giustizia europea si è pronunciata su una causa intentata dall’associazione delle biblioteche pubbliche olandesi Vereniging Openbare Bibliotheken contro Stichting Leenrecht, una fondazione per i diritti d’autore. La Vereniging Openbare Bibliotheken sosteneva che sugli ebook dovessero essere rispettate le stesse regole (relativamente alla questione dei diritti d’autore) per il prestito tradizionale e la Corte dell’Aja ha chiesto alla Corte europea di chiarire se questa decisione fosse coerente con la direttiva per il Copyright del 2006.
La Corte europea si è espressa il 10 novembre (qui il documento proposto da Arstechnica) proprio in merito al metodo proposto ad Vereniging Openbare Bibliotheken: una copia dell’ebook sui server della biblioteca può essere presa in prestito da un utente alla volta e scaduto il periodo del prestito non potrà più essere consultata dall’utente, ma presa in prestito da un altro utente.
La Corte europea ha stabilito che l’approccio proposto da Vereniging Openbare Bibliotheken è corretto e ha posto alcune condizioni: si devono rispettare le normative nazionali relative al prestito, gli ebook devono essere ottenuti legalmente dalle biblioteche.
Una sentenza, questa della Corte europea, che solleva dubbi e perplessità per quanto riguarda i protagonisti del mercato del libro digitale in crescita, ma che rappresenta, invece, per l’utenza più giovane delle biblioteche, un passo in avanti, pur nella consapevolezza che, almeno in Italia (ma così anche in altri stati europei) la quantità di ebook disponibili per il prestito è davvero molto limitata.