Dopo un tira e molla durato per qualche mese, finalmente l’affare per la cessione di Skype ha preso una forma definitiva e la volontà di eBay di vendere il servizio si è materializzata.
La società di aste on line, che aveva acquistato nel 2006 al costo di 2.6 miliardi di dollari la tecnologia Voip e tutti gli assetti di Skype, era infatti intenzionata a passare di mano, ma alcune controversie con i fondatori del servizio di VoIP, eBay e altre società coinvolte nella compravendita avevano congelato la situazione al punto da far temere gli osservatori in un tramonto per cause legali di Skype. Di fronte alla incertezza sulla sua sorte, infatti, alcune grandi realtà che adottano Skype avevano cominciato a dismettere piani di investimento in centralini e abbonamenti, nel timore che un sistema tanto vitale quanto le comunicazioni in voce potesse essere bloccato da qualche sentenza di tribunale.
Ora sciolti i nodi, Skype ha una nuova identità : il 30% sarà sempre posseduto da eBay, mentre il 70% sarà posseduto da una cordata di investitori, fra cui figurano Silver Lake, Andreessen Horowitz, e il Canada Pension Plan Investment Board.
Nel capitale figurano, con il 14%, i fondatori di Skype, Niklas Zennstrom e Janus Friis, possessori anche di Joltid Limited, società proprietaria della tecnologia al centro della disputa fra Skype ed eBay. Si tratta quindi della svolta definitiva che non solo mette alle spalle ogni timore di battaglia legale, ma anche del ritorno a casa di Skype che passa, almeno parzialmente, nelle mani dei suoi fondatori, anche se il controllo delle strategie sarà allargato ad una serie di altri importanti investitori.
L’accordo porta la valutazione complessiva del servizio Voip attorno ai 2.75 miliardi di dollari, segno che nel corso del tempo il valore della società è comunque cresciuto, sebbene di poco, rispetto al prezzo che eBay sborsò quasi 4 anni fa.
[A cura di Giordano Araldi]