In questi giorni abbiamo provato Eachine E56, il secondo drone dell’omonimo brand ricevuto in redazione (la nostra prima – e non troppo piacevole – esperienza è di qualche settimana fa con Eachine E52) che ci ha garantito un’esperienza d’uso decisamente migliore della precedente.
Innanzitutto la stabilità in aria è migliore e la costruzione, seppur ancora economica, lo fa resistere maggiormente ad eventuali cadute. Ma il reale punto di forza è il telecomando, che permette di controllare il volo con semplici inclinazioni dello stesso, facilitando di molto la guida in sicurezza anche negli ambienti più ristretti.
La confezione
Che abbiamo a che fare con un prodotto migliore lo si può dire già dalla confezione, che include una pratica borsa rigida per trasportare il drone e gli accessori. Al suo interno troviamo, per l’appunto, il drone, il telecomando (alimentato da due batterie ministilo AAA non incluse in confezione), la batteria, il cavo di ricarica, un cacciavite, quattro eliche e altrettanti piedini di ricambio.
Com’è fatto
Il drone misura 14.5 x 6.7 x 3 centimetri e pesa solo 85 grammi. E’ realizzato interamente in plastica, con le quattro eliche nascoste nel corpo per proteggerle durante il trasporto e migliorandone la tascabilità. Rispetto al fratello minore, i bracci risultano più robusti e si bloccano in maniera migliore a estrazione completata (confermata da un “clack” delle cerniere). Migliore anche la gestione della batteria, che si blocca saldamente allo slot ed è accompagnata da un pulsante che ne assicura lo sgancio corretto per la ricarica.
La telecamera frontale può essere inclinata di 90 gradi sull’asse verticale, passando dalla visuale diretta a quella rivolta completamente verso il basso. Purtroppo non può essere regolata durante il volo quindi è necessario spostarla nella posizione desiderata prima del decollo. Ottima anche la presenza di alcuni LED posteriori (rossi) e frontali (bianchi) che ne migliorano la visibilità anche di notte e facilitano il riconoscimento della posizione della fotocamera.
Il telecomando (e l’app)
Come anticipato, la novità più interessante risiede nel telecomando, non solo più piccolo e maneggevole, ma anche più semplice nell’utilizzo. Si impugna con una sola mano e i movimenti principali “avanti, indietro, destra e sinistra” si gestiscono tramite leggere inclinazioni: con il joypad incorporato si controlla l’altezza di volo e si ruota il drone per eventuali cambi di direzione della ripresa.
C’è inoltre un comodo pulsante che arresta immediatamente i motori, un salvavita che più di una volta ci ha permesso di evitare rovinosi scontri contro alcuni alberi dopo averne perso il controllo (ma di questo parleremo più avanti).
Eventualmente è possibile controllare il volo via drone anche tramite l’app Eachine Fly, disponibile gratuitamente per iOS e Android, che diventa fondamentale nel momento in cui si desidera registrare i video con la telecamera incorporata: questi ultimi infatti finiranno direttamente nel rullino del telefono e non è purtroppo possibile collegare contemporanemente lo smartphone per i video e il telecomando per il controllo del drone, che a nostro avviso avviene in maniera più pratica e sicura proprio tramite quest’ultimo.
Come va
Controllare il drone con il telecomando è davvero un piacere. I più facili controlli nel garantiscono una padronanza in pochi minuti di volo: considerando quindi che l’autonomia è di poco più di 6 minuti, basta una sola sessione per avere la piena padronanza del drone e potersi lanciare in voli più mirati anche in locali stretti, come l’interno di un appartamento (luogo che comunque sconsigliamo per il primissimo volo).
Il drone mantiene molto bene la posizione di volo fino ai 4–5 metri di altezza da terra, mentre ad altezze superiori il vento può diventare un pericoloso nemico. In una delle nostre prove lo abbiamo portato a circa 15–20 metri di altezza e ne abbiamo praticamente perso il controllo, non riuscendo a contrastare la forza del vento. In questo caso, come accennavamo poc’anzi, il pulsante di arresto immediato dei motori ci ha salvato dalla perdita del drone, anche se è consigliabile affidarsi a questa manovra di emergenza solo se si è sicuri che possa cadere su un prato. In uno dei nostri atterraggi di fortuna è infatti finito su un marciapiede, riportando un angolo della scocca leggermente scheggiato.
Ripresa video
La qualità video della videocamera incorporata non è certamente all’altezza degli smartphone di ultima generazione, ma è più che sufficiente per garantire una buona visibilità dal punto di vista del drone, che avviene in tempo reale direttamente sullo schermo dello smartphone dal quale lo si controlla.
Purtroppo la mancanza di un sistema di stabilizzazione fa si che a ogni minima inclinazione del drone per regolarne la posizione l’inquadratura balli vistosamente, con un effetto certamente non piacevole per i deboli di stomaco.
Per dovere di cronaca ne alleghiamo un esempio video di seguito:
Conclusioni
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un drone giocattolo, interessante per chi vuole sperimentare questa nuova categoria di prodotto con una spesa certamente contenuta. E’ tra le migliori che abbiamo avuto modo di provare nel rapporto qualità/prezzo soprattutto per quanto riguarda la facilità con cui si può controllare il volo, grazie al particolare telecomando fornito in dotazione.
Prezzo al pubblico
Eachine E56 costa 62,99 euro.