Quella che per anni è stata la fiera più importante al mondo dei videogiochi, Electronic Entertainment Expo, più brevemente E3 2023 è stata cancellata. Di nuovo. Dopo che Microsoft, Nintendo, Ubisoft e altri importanti attori dell’industria dei giochi hanno confermato che non sarebbero stati presenti alla fiera dei videogiochi più grande al mondo, la Entertainment Software Association ha deciso che l’evento non ci sarebbe stato affatto.
Meglio conosciuto con il nome di E3, è dal 1995 che sviluppatori ed editori approfittano di questo appuntamento per mostrare al pubblico i giochi in arrivo e il relativo merchandise, un po’ come l’IFA di Berlino e il MWC di Barcellona ci tengono costantemente aggiornati – anche da più tempo – su tutto quel che accade nel mondo degli smartphone e della tecnologia.
E3 2023, cosa è successo
Come dicevamo la società che organizza E3 ha iniziato a notificare i membri spiegando che sebbene la fiera «rimane un evento e un marchio amato», per il 2023 pare non ci sia stato «l’interesse necessario» per far sì che fosse messo in piedi. La cancellazione dell’appuntamento, che si sarebbe dovuto svolgere dal 13 al 16 giugno a Los Angeles e sarebbe stato il primo dal 2019, è stata confermata tramite Twitter dall’account ufficiale della società e attraverso una dichiarazione del Global VP of Gaming di ReedPop, Kyle Marsden-Kish:
È stata una decisione difficile per via di tutti gli sforzi che noi e i nostri partner abbiamo fatto per realizzare questo evento, ma dovevamo fare ciò che è giusto per l’industria e ciò che è giusto per l’E3. Apprezziamo e comprendiamo il fatto che le aziende interessate non hanno demo giocabili pronte e che le sfide relative alle risorse hanno reso la presenza all’E3 quest’estate un ostacolo che non potevano superare. Per coloro che si sono impegnati per E3 2023, siamo spiacenti di non poter mettere in scena la vetrina che meritate e che vi aspettate dalle esperienze degli eventi di ReedPop.
Già l’anno scorso la fiera era saltata a causa del covid; ma anche se per quest’anno problemi di questo tipo pare non ce ne siano, parlandone con GamesIndustry il presidente dell’ESA Stanley Pierre-Louis ha comunque fatto notare che la pandemia di covid ha cambiato la «linea temporale per lo sviluppo dei videogiochi» per diverse aziende del settore, e questo farebbe effettivamente eco a quanto dice Marsden-Kish riguardo la mancanza di demo giocabili in tempo per l’evento.
Cosa aspettarsi dal futuro, e un’alternativa
A questo punto bisogna capire se e come verranno organizzate le prossime edizioni. Per ora pare incerto anche Pierre-Louis, dicendo che l’impegno nell’organizzazione rimane, «ma vogliamo essere sicuri di trovare il giusto equilibrio che soddisfi le esigenze del settore».
Nonostante la cancellazione della fiera, i videogiochi in arrivo a giugno non saranno pochi: Ubisoft aveva già fatto sapere che più o meno nello stesso periodo terrà un suo evento digitale e Nintendo e PlayStation generalmente fanno la stessa cosa proprio a giugno. Microsoft ha sempre partecipato all’E3, perciò se ha qualcosa da annunciare è probabile che si attrezzi di conseguenza. E poi c’è sempre il Summer Game Fest di Geoff Keighley, confermato pochi giorni fa per l’8 giugno.
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