Michael Spindler, CEO di Apple dal 1993 al 1996, è morto dopo una breve malattia. È accaduto più di un anno fa, ma finora la notizia non aveva suscitato l’attenzione dei media. Il francese Macg ha ottenuto conferma della morte da diverse fonti, incluso Jean-Louis Gassee, l’uomo noto per aver sostituito Steve Jobs come direttore responsabile della sezione Macintosh di Apple, ruolo che ha ricoperto dal 1985 al 1991, e per aver fondato Be Inc., la società che ha sviluppato il sistema operativo BeOS.
Spindler, era nato a Berlino nel 1942, ha attraversato tutta la trasformazione del mondo dell’informatica, dalla nascita dei mainframe all’avvento dei personal computer e persino lo sviluppo dei primi dispositivi mobili (con il Newton). La sua carriera lavorativa prima di Apple era consistita in diversi periodi di lavoro in Dec e Intel, in veste di stratega del marketing. Era stato assunto da Mike Markkula nel 1980, crescendo tra i ranghi dell’organigramma di Apple, fino a occupare nel 1993, con un plateale sgambetto, il posto di John Sculley come amministratore delegato.
Nel 1996, la quota di mercato della Mela era scesa al 4% da un massimo del 16% alla fine degli anni ’80. Spindler in ossequio alle sue origini, aveva sostituito Sculley con il preciso incarico di vendere l’azienda: ci provò con Sun, IBM e Hewlett-Packard. Non essendoci riuscito, fu messo alla porta nel 1996 e sostituito da Gil Amelio, un ingegnere ricercatore che era stato amministratore delegato della National Semicondutor, un uomo con mille difetti ma che ebbe il merito di portare a termine l’accordo con NeXT e il ritorno di Jobs in Apple.
Tra i tentativi di Spindler di rivitalizzare Apple, la possibilità per due piccoli produttori – Power Computing e Radius – di realizzare dei cloni del Macintosh (Amelio aggiunse nel 1996 anche Motorola all’elenco). La scelta di Spindler si rivelò fallimentare: Apple ricavava 80$ per ogni clone venduto ma invece di espandere il mercato, i cloni cannibalizzarono la vendita dei computer Apple di alta gamma che consentivano di ottenere profitti molto più alti. L’eliminazione dei cloni fu una delle prime operazioni portata a termine da Jobs al suo ritorno in Apple.
Spindler, soprannominato “the Diesel”, è stato, tra l’altro, general manager di Apple Computer Europe (aveva triplicato il business europeo), periodo nel quale furono armonizzati i listini, adottare strategie locali per ciascun paese; ridusse i rapporti con il mercato enterprise preferendo concentrarsi sul mercato consumer, delle piccole aziende e sul mondo dell’istruzione. È stato un forte sostenitore dei processori PowerPC, verrà ricordato per la vertiginosa espansione dei (tanti, troppi) modelli Macintosh avvenuta sotto la sua gestione e per i molti problemi finanziari che l’azienda ha dovuto affrontare sotto la sua guida.
Padre di tre figli, Michael Spindler ha vissuto tra San Francisco e Parigi con sua moglie.