La società che ha registrato il maggior numero di brevetti nel 2014 è stata IBM. “Big Blue” ha conseguito la cifra record di 7.534 brevetti nel 2014 (una media di oltre 20 brevetti al giorno nei settori del cloud computing, analytics, mobile, social e sicurezza), un risultato che per il 22° anno consecutivo colloca la multinazionale di Armonk al primo posto nella classifica annuale dei brevetti degli Stati Uniti.
Google e Apple continuano a rincorrersi in questa annuale classifica ma sono tutte e due distanti dalle aziende che si trovano nelle prime cinque posizioni (in pratica le stesse del 2012): dopo IBM, infatti, troviamo in ordine Samsung Electronics, Canon, Sony e Microsoft. Google ha registrato complessivamente 2.556 brevetti nel 2014, il 39% in più rispetto all’anno precedente; la grande “G” è ora all’ottavo posto in questa graduatoria, in salita rispetto all’undicesima posizione dell’anno prima, ed è per la prima volta presente nella top ten.
Apple è all’undicesimo posto, in salita dal tredicesimo dell’anno prima. La multinazionale della Mela nel 2014 ha registrato 2.003 brevetti, con un incremento del 13% rispetto al 2013. Qualcomm è un altro dei nomi presenti in classifica, con i brevetti cresciuti del 23% rispetto al 2013 passando dal 9° al 7° posto. IBM ha registrato un numero elevato di brevetti: ben 7.534, con una crescita de 10% rispetto all’anno precedente.
In generale, per la prima volta, il totale dei brevetti registrati nel 2014 sono arrivati in un solo anno a quota 300.000, un incremento complessivo dell’8%. Il 49,1% di questi è assegnato negli USA a inventori stranieri, percentuale mediamente uguale agli ultimi cinque anni. I giapponesi sono al secondo posto tra gli inventori che registrano più brevetti, con il 18% di questi ottenuti nel 2014, con un calo del 2,5% rispetto all’anno scorso. Le società cinesi continuano la loro avanzata, hanno raddoppiato il numero di brevetti registrati negli Stati Uniti nel 2014 rispetto l’anno prima ma contano solo per il 2% di brevetti complessivi.