La tessera dell’Arci diventa digitale. Disponibile per iOS e per Android, è stata realizzata dall’agenzia weconstudio e permette di digitalizzare la più diffusa card dell’associazionismo italiano.
Arci è la più grande associazione ricreativa e culturale italiana (questo il significato dell’acronimo). Venne fondata a Firenze il 26 maggio 1957. Oggi ha la sua sede nazionale a Roma ed ha la la ragione sociale di associazione di promozione sociale. È nata per un motivo molto semplice. Nell’ambito della ricostruzione nell’Italia dopo la seconda guerra mondiale, era maturata infatti l’idea di fondare una federazione di circoli, case del popolo e società mutualistiche che si riconoscevano nei valori della sinistra e segnatamente in quelli dei due principali partiti allora all’opposizione, il Pci e il Psi.
Una tessera unica che univa milioni di persone di fedi politiche e culture diverse le quali però trovavano nella comune base mutualistica un terreno condiviso.
Da quella base ideale facciamo un salto in avanti di quasi settant’anni e arriviamo a un passaggio paragonabile: la digitalizzazione dell’intero settore. La tessera Arci da pochi giorni si virtualizza e fa entrare in una nuova dimensione il suo bacino di utenza. Vi aderiscono infatti più di un milione di persone, suddivise in 4.401 circoli o associazioni locali. Al suo interno si trova di tutto: cultura. arte, cinema/video, letteratura/poesia, musica, teatro/danza, turismo, diritti, impegno sociale, servizio civile e solidarietà internazionale.
Con la App Arci diventa possibile avere sempre la tessera a portata di mano e non solo: l’app (che è veramente ben fatta) permette di scoprire tutte le attività e gli eventi proposti dai Circoli e dalle Associazioni aderenti ad Arci in tutta Italia.
A cosa serve l’app
Infatti, l’App Arci snellisce e velocizza la procedura di iscrizione, consente di lasciare a casa la tessera mostrando semplicemente il telefono, ma soprattutto rende disponibili tutti gli eventi e le iniziative dei circoli e delle Associazioni. I soci, inoltre, potranno ricevere notifiche relative a appuntamenti, attività, assemblee, campagne sociali e tutti gli sconti con i teatri, cinema, musei e locali convenzionati.
Come funziona l’app
All’apertura della app verranno mostrati gli ultimi eventi in ordine temporale con le seguenti informazioni. Con la funzione “Vicino a me” verrà mostrata una mappa con la posizione dei circoli Arci della più vicini all’utente. L’icona che identificherà ciascun circolo sulla mappa sarà cliccabile e porterà ad una schermata con le informazioni principali e la possibilità di vedere gli eventi pubblicati. Opzionalmente potranno essere inseriti dei link di cortesia come la possibilità di calcolare il percorso per arrivare al circolo collegandosi ad una applicazione di gestione mappe.
La sezione “Che fare” offrirà una lista di categorie selezionabili con un sotto livello con tutta l’offerta di servizi (teatro, musica, corsi ecc.).
Nella funzione “Tessera” i soci potranno effettuare l’accesso ad una area riservata con i propri dati anagrafici e storici. La funzione offrirà anche un sistema di raccolta punti. L’utente recandosi in un circolo Arci e attivando la app, potrà assegnare al proprio profilo un punteggio variabile assegnato al circolo stesso. Una volta acquisito il punteggio la app registrerà in una apposita sezione tutti i codici recepiti e le relative informazioni dei circoli che li hanno rilasciati.
Una tessera alternativa
La tessera cartacea dell’Arci è sempre disponibile presso i circoli dove la si sottoscrive (nel caso infatti che ci sia chi non vuole usare uno smartphone o scaricare una nuova app) tuttavia la funzione di quella digitale (scaricabile gratis per iPhone, iPad e dispositivi Android) è molto interessante per tutto quanto l’associazionismo e certamente costituirà un punto di arrivo molto importante anche per la digitalizzazione di questo settore dove volontariato e associazionismo sono le parole chiave.
Non è comunque l’unica novità. Quest’anno la tessera Arci 2023/2024 costerà 14 euro, 1 euro in meno rispetto all’anno scorso: a chi sottoscrive sembrerà poco, ma per chi fa associazionismo, sui grandi numeri, e con il contestuale aumento di tutto il resto, è un gesto significativo.
La possibilità di mettere in rete i nuovi processi di Arci è interessante e vale la pena andare a vedere, più avanti, quali saranno la risposta e i risultati. Ma è potenzialmente un buon esempio di trasformazione digitale che potrebbe interessare anche altri tipi di enti e associazioni.