Dyson studia come risolvere il problema delle pulizie domestiche in villa con un robot in grado di fare le scale in autonomia.
Oggi infatti chi possiede una casa disposta su più piani e desidera automatizzare completamente la pulizia del pavimento deve necessariamente fornirsi di almeno un aspirapolvere robot per piano. Anche i modelli più intelligenti tra quelli attualmente disponibili sul mercato possono tornare alla base di ricarica da soli, sanno evitare i gradini e quelli più completi possono perfino svuotare il serbatoio di raccolta dello sporco. Ma nessuno ancora è in grado di salire o scendere le scale.
Ed è proprio questa la capacità che l’azienda ha appena descritto nel brevetto di un particolare robot che può salire e pulire le scale. Un aspirapolvere saliscale, se vogliamo, che completerebbe così non solo la pulizia dell’abitazione andando a spazzare un’area che ancora oggi richiede l’intervento manuale, ma che potrebbe ridurre il numero di dispositivi necessari per tenere pulita la casa a un solo robot.
Il brevetto Dyson del robot in grado di fare le scale, pubblicato nel Regno Unito lo scorso primo settembre, non contiene immagini particolarmente rilevanti, a parte quella che mostra un sistema con tre ruote disposte a stella la cui rotazione, con l’ausilio di un braccio meccanico che farebbe da punto di appoggio per mantenere l’equilibrio, consentirebbe la scalata. Tra i disegni tecnici di un altro brevetto figura anche una mano robotica che tiene stretta una tazza, il che lascia immaginare che ce ne potrebbe essere uno che porterebbe perfino il caffè a letto.
Ovviamente trattandosi di un brevetto non vuol dir nulla se non che Dyson ha la soluzione su carta e ne sta certificando la paternità. Potrebbero volerci anni prima di veder arrivare in commercio un aspirapolvere o un maggiordomo robotico di questo tipo, oppure potrebbe non arrivare mai.
Oppure, ancora, potrebbe venir fuori da un’altra azienda che si farebbe prestare l’idea. Se questa regola vale per tutti, in questo caso a maggior ragione è importante tenere a freno le aspettative visto che Dyson ha già pubblicato decine e decine di brevetti che ancora non hanno trovato spazio sul mercato come prodotti finiti, come ad esempio quello del purificatore d’aria per cuffie o del robot che lava i denti. «L’azienda presenta molti brevetti» riferisce un portavoce «e come in questo caso non commenta mai le tecnologie che potrebbe o meno lanciare in futuro».
Negli scorsi giorni Dyson ha annunciato i vincitori italiani di James Dyson Award 2021, il contest internazionale che premia idee e progetti degli studenti che pongono soluzioni a problemi reali. A giugno invece è stato presentato Dyson V15 Detect, l’ultimo e più evoluto modello del suo celebre aspirapolvere senza filo che sfrutta il laser per rilevare anche la polvere nascosta.