L’Europa vuole vederci chiaro sull’adozione degli standard DVD ad alta definizione da parte delle case cinematografiche. Una richiesta che mira a comprendere le ragioni per cui i vari studios hanno fatto una scelta di campo, ponendosi da una parte o dall’altra dei dei due lati della barricata (Blu-ray o HD DVD) è partita nei giorni scorsi; obiettivo: verificare che dietro alla politica commerciale non si nascondano infrazioni alle leggi antitrust.
Jonathan Todd, portavoce del commissario antitrust Neelie Kroes, ha precisato alla stampa che in questo momento l’Ue è solo in una fase esplorativa e che nessuna delle case cinematografiche è stata posta sul banco degli imputati con accuse di alcun genere. “Stiamo solo cercando di capire le ragioni delle loro scelte – ha detto Todd – non si tratta di una investigazione formale”. L’Unione non ha detto quali siano gli studios interessati limitandosi a sottolineare che una risposta è attesa per il 6 luglio.
Ricordiamo che tra le principali case cinematografiche solo Paramount e Time Warner rilasciano film in alta definizione in tutti e due gli standard; le loro colleghe sono invece schierate ciascuna su uno dei due fronti: Twentieth Century Fox, Walt Disney e Sony (e tutte le loro controllate) sono con Blu-Ray, Universal con HD DVD.