Apple Watch non piace alla politica. O meglio, secondo quanto riportato dal The Telegraph, il governo britannico ha messo al bando l’indossabile Apple durante le riunioni di gabinetto. A far notizia, però, è le motivazione: lo smartwatch non è considerato eventuale motivo di distrazione, ma più una minaccia, perché potrebbe essere intercettato, e dunque violato, dai russi.
A bandire dalle riunioni Apple Watch è stato il primo ministro Theresa May, che dopo aver visto l’indossabile al polso di altri ministri, tra cui Michael Gove, ex segretario della giustizia, ha preso la decisione di vietarli. La preoccupazione è quella che Apple Watch diventi veicolo degli hacker per ascoltare le conversazioni tra i ministri del governo inglese.
Non la pensava così il precedente primo ministro David Cameron, che invece aveva accolto senza timori Apple Watch durante le riunioni dei vertici inglesi. La nuova linea, invece, sembra essere una specificazione di quanto previsto in passato dalla stessa May, che aveva già vietato l’utilizzo di ogni smartphone durante le riunioni di gabinetto. Per questo, comunque, sebbene si parli di Apple Watch, è del tutto verosimile che il divieto si estenda anche a smartwatch Android Wear, oltre che a qualsiasi indossabile o strumento che possa, anche solo potenzialmente, essere intercettato da hacker russi.
Ad ogni modo, la nuova politica adottata da Theresa May in merito ad Apple Watch, non è quella più controversa: l’ex ministro degli interni, infatti, ha proposto di abolire addirittura la libertà di parola nella forma attualmente in vigore, per sostituirla con diritti più limitati, riformulando la Carta dei Diritti.