Dune Pro è il nome di un case (il telaio dentro al quale è possibile assemblare i componenti di un computer) molto simile a quello del Mac Pro 2019 di Apple e che è stato presentato come progetto su Indiegogo, sito che offre la possibilità di ottenere finanziamenti da investitori e clienti disposti ad aiutare a finanziare un progetto o un prodotto, donando e ricevere un regalo, una partecipazione azionaria nella società, ecc.
Da tempo il produttore di questo case che replica il telaio del Mac Pro indica come imminente l’arrivo; ha ottenuto finanziamenti per milioni di dollari da utenti che hanno creduto nel progetto e inviato denaro in anteprima per prenotare il prodotto ma finora non si è visto nulla di concreto e in tanti sono a dir poco arrabbiati.
18 mesi addietro i promotori dell’idea su Indiegogo assicuravano che il prodotto era in arrivo nonostante difficoltà dovute all’epidemia di Covid-19, successivamente hanno riferito che i primi esemplari erano stati spediti ad alcuni fortunati clienti estratti a sorte, e successivamente l’azienda ha persino chiesto a chi voleva ricevere prima possibile il prodotti di aggiungere da 100$ a 300$ per beneficiare di una consegna accelerata, affermando che in questo modo l’oggetto del desiderio sarebbe stato selezionato da presunti container con merce destinata a chi aveva effettuato prima gli ordini. Al danno la beffa: a quanto pare, solo una quindicina di clienti hanno effettivamente ricevuto un case – e per giunta, senza la parte frontale che imita il design del Mac Pro 2019.
Il progetto sembra in poche parole essersi arenato e Indiegogo sta probabilmente indagando: non sono, infatti, accettati nuovi contributi (nel momento in cui scriviamo nella pagina dedicata del sito di crowfunding appare la dicitura “suspended”). Sul sito web della presunta azienda ideatrice del telaio appare una pagina di errore generica e nella pagina Facebook di Dune Pro sono tanti i messaggi di utenti decisamente arrabbiati.
Anche Linus Tech Tips, Youtuber che aveva avuto modo di testare uno dei primi telai nel 2019, ha aggiunto l’indicazione “Do not buy” (non comprare) nel video dedicato. Insomma, è palese che qualcosa non torna e sembra che i presunti truffati (finché non sarà fatta chiarezza dagli organi competenti non possiamo ancora parlare espressamente di truffa) siano tanti. È persino nato un sito dedicato (DuneScam.com) e gruppo FaceBook “Dune Case Scam”, per unire e far comunicare le persone che si fidati del progetto.
L’ideatore di Dune, Alexander C. Gomez, non sembra intanto preoccuparsi più di tanto e a quanto pare è da tempo in vacanza a Bali. Non è una bella notizia anche per il mondo del crowdfunding e quelli che ci rimettono sono le persone che hanno intenzioni serie e non ci riescono anche per colpa di imbroglioni che allontano gli utenti da finanziamenti collettivi e simili.