Oggi il caos regna sovrano. Invece, quando uscì il primo Duke Nukem, c’erano neonati che adesso sono padri e madri di famiglia. O quasi. Sono passati 12 anni dal momento in cui la tranquillità dei giocatori è stata per sempre sconvolta dalla versione tridimensionale dell’antieroe d’azione per definizione, Duke Nukem. E adesso sembra che l’impossibile stia per compiersi, finalmente. Oppure che non si compierà mai più: il destino di Duke Nukem Forever non è mai stato così in dubbio come adesso che è fallita definitivamente 3D Realms.
Todd Replogle, George Broussard, Allen Blum e Scott Miller di Apogee Software (diventata 3D Realms e poi fallita lo scorso marzo) sono i visionari che crearono nel 1991 il pre-Wolfenstein 3D della ID, pubblicato sempre da Apogee. Lo sparatutto d’avventura in soggettiva, Duke Nukem, che ha toccato il massimo nel 1996 con la versione 3D, si contrapposto allo strapotere di titoli come Doom, Quake, Hexen e vari altri. E lo fece con la forza di uno straordinario equilibrio fra divertimento, azione e slapstick comedy.
Duke Nukem arrivò, ai tempi, anche su Mac dopo una lunga attesa, diventando un successo anche per la piattaforma della Mela. Ma le copie vendute, Mac a parte, furono milioni. Attraeva il protagonista, una via di mezzo caricaturale dei personaggi portati sullo schermo all’epoca da Arnold Schwarzenegger (da cui Duke mutuava sigaro e capelli a spazzola) e da Sylvester Stallone. Duke Nukem era però in un tempo un eroe tipico, caratterizzato da parecchia fiducia in se stesso, aggressivo, ma anche politicamente scorretto, totalmente muscolare e, per quanto non super-umano, riusciva lo stesso a raggiungere obiettivi straordinari grazie alla sua grande forza fisica, la violenza estrema e il machismo oltre a una certa dimestichezza con armi semi automatiche, automatiche di ogni calibro e fattezza, condita da una sana dose di inclinazione manesca.
Il grande successo della prima serie spinse gli sviluppatori a studiare un nuovo capitolo; fin dall’inizio fu chiaro però il parto non sarebbe stato indolore. I rinvii, i ritardi, gli annunci ritirati si susseguirono con ritmi forsennati, fino al punto di fare la riedizione di Duke Nukem una vera e propria leggenda negativa nel campo dei giochi e il sinonimo di vaporware. Negli anni, specialmente a fine estate quando vengono annunciate le novità invernali, da un decennio buono arrivava il comunicato stampa di Apogee e poi di 3D Realms per annunciare che la versione “definitiva” di Duke Nukem Forever era oramai pronta e sarebbe stata sugli scaffali per il successivo Natale. O L’Epifania. O Pasqua. O Ferragosto. Simile a una sorta di blocco dello scrittore per programmatori, infatti, il nuovo capitolo più moderno della saga di Duke Nukem era rimasto in canna ai suoi produttori. Il risultato? Ovviamente nessuno finora ha visto niente.
Però ora 3D Realms è fallita. E questo potrebbe aver bruciato il genuino blocco dello scrittore di videogiochi (che giurava peraltro di essere finalmente riuscita a superare) e non un desiderio di frodare il suo pubblico. Tant’è che forse ci siamo: sta per arrivare perché in realtà sono gli sviluppatori di Take-Two (gli autori, per dire, di BioShock) quelli che stanno portando avanti lo sviluppo.
Toccherà a loro far risuonare dalle casse dei nostri computer quel “Come, get some…” (forza, venite a prendervi la vostra dose) con cui il “Duca” accoglieva gli improbabilissimi mostri-maiale che puntualmente sterminava con il suo fucilone a pompa?