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Due settimane con iPhone 5: la recensione

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Il difetto più grande di iPhone 5 lo riveliamo, contrariamente a quanto facciamo di solito, all’inizio della recensione: una volta che l’avete provato, anche per due sole settimane come abbiamo fatto noi, ritornare ad un iPhone 4S e o ancor peggio ad un iPhone 4 vi sembrerà una cosa impossibile e troverete che quell’oggetto che fino a qualche giorno fa ammiravate come l’oggetto tecnologico più bello da portare in tasca è troppo spesso, troppo pesante, troppo “mattoncino”.

In realtà come vi abbiamo già spiegato e mostrato in questi giorni nei nostri servizi nella sezione dedicata in alcuni settori di uso comune le differenze tra iPhone 5 e iPhone 4S una volta dotato quest’ultimo di iOS 6 non sembrano così abissali ma il lavoro Jonhatan Ive e del suo team ha ancora colpito nel segno: iPhone 5 è ancora di più un oggetto “emozionale” e per noi lo è ancora di più il modello bianco che la sua finitura in alluminio satinato e ia perfetta realizzazione del più piccolo particolare assomiglia più ad un gioiello che ad un telefono.

L’aspetto emozionale non è da considerare secondario: magari gran parte dell persone in fila che abbiamo visto in questi giorni negli Apple Store di tutto il mondo (qui sotto il servizio realizzato il 28 Settembre in quello italiano di Catania) e nei negozi di telefonia in Italia magari non aveva l’urgenza di comprare l’ultimissimo modello per motivi seri e di rinunciare a mezzo o più stipendio per investirlo in un concentrato di tecnologia ma è tale la bellezza del nuovo iPhone che possiamo in fondo trovare una giustificazione a questi comportamenti limite.

Date le premesse sapete come la pensiamo su chi cambia il telefono ogni 12 mesi per seguire la novità del momento o per combattere a colpi di benchmark la sfida di chi ce l’ha più veloce o chi ha lo schermo più grande. Per noi lo smartphone deve essere pratico, veloce, efficiente e permettere ogni giorno di più di sostituire in maniera intelligente gli altri oggetti che abbiamo lasciato a casa: portatile, fotocamera, calcolatrice, videocamera e pure… telefono.

Il nostro test, in ogni caso, come è avvenuto lo scorso anno per iPhone 4S non è basato un impressioni di poche ore ma nell’uso continuo per una o due settimane in modo da dare una valutazione oggettiva più che emozionale.

La confezione
Nulla di nuovo per chi conosce i prodotti Apple: la scatola in cartone è grande lo stretto necessario per contenere telefono ed accessori e come al solito riporta i dati solo sul fondo lasciando agli altri lati lo spazio per foto di tre quarti, logo Apple e scritta iPhone 5.

All’interno troviamo oltre allo stringatissimo mini-manualetto, agli adesivi bianchi con la mela e la garanzia, la clip particolare per estrarre la SIM (in questo caso si tratta del nuovissimo formato nano-SIM) e l’alimentatore compattissimo con presa USB standard (nelle foto qui sopra vedete la confezione con l’alimentatore UK) le due altre novità importanti per Apple: le nuovissime cuffie Earpods che sostituiscono i vecchi auricolari rimasti praticamente immutati dal primo iPod di oltre 10 anni fa e il nuovo cavo con spina Lightning che manda in pensione il vecchio Dock vero perno dell’ecosistema iPod e iPhone poi pure iPad in questi anni.

confezione iPhone 5

Le cuffie Earpods le abbiamo esaminate in una apposita recensione qualche giorno fa in occasione della loro uscita visto che sono disponibili anche separatamente a 29 Euro Iva compresa e possiamo dirvi in brevissimo che si tratta di un notevole passo avanti per quanto riguarda “indossabilità” e qualità del suono.
Del cavo Lightning vi parleremo più avanti ma se avete letto i nostri articoli saprete già come è fatto e come funziona: da una parte è l’occasione per Apple per ridurre ulteriormente le dimensioni dei suoi dispositivi e dall’altra mette un po’ in difficoltà chi ha in casa e in macchina dispositivi esterni basati sul classico dock.
iPhone 5 arriva comunque protetto da una pellicola frontale ed una sul retro ed è attivabile in pochi secondi a patto che abbiate una nano-SIM.
Vi invitiamo in ogni caso a consultare la nostra completissima galleria dello spacchettamento realizzata a Londra qualche minuto dopo l’acquisto presso l’Apple Store di Covent Garden.

bianco e nero iPhone 5

iPhone 5 fuori…
Non stiamo qui a descrivervi un oggetto che potete vedere in mille foto e parecchi video sul nostro sito: le finiture sono due e al posto del vetro monocolore sul retro (in versione bianca o nera) c’è un allestimento “variegato” con una diversa finitura lucida nelle parti alte e basse e satinata nell’area centrale che contiene il logo (slate/lavagna per il modello nero e silver/argento per il modello bianco) e che a nostro parere aggiunge eleganza all’aspetto generale. Il vetro frontale è quello che conosciamo ed è resistentissimo anche a graffi pesanti e alla coabitazione (a cui spesso obblighiamo il telefono per distrazione) anche con mazzi di chiavi ed oggetti metallici.

Per il retro satinato c’e’ qualche difficoltà in più perchè come ben sappiamo la spazzolatura dell’alluminio non garantisce che la superficie non si rovini se “arata” con un oggetto più duro: noi come facciamo da sempre usiamo una custodia almeno per la parte posteriore del telefono anche se questa nasconde la qualità della finitura: in realtà in questo modo, a patto di usare una custodia rapidamente smontabile è più bello rivelare agli amici l’oggetto che è nascosto dentro in tutti i suoi dettagli.
Apple ha inserito due fasce in alto e in basso su retro per ottenere, grazie ad una migliore trasparenza alle onde radio il meglio dalle varie antenne che vengono utilizzate all’interno dello smartphone e la finitura lucida di queste a confronto con la grande area satinata non stona affatto.

Dicevamo della precisione delle finiture e degli incastri tra le varie parti: sicuramente il taglio a 45 gradi che raccorda le superfici di fronte e retro con fianco anch’esso satinato e il filo precissimo sulla linea del contatto sono destinati a subire qualche segno di caduta se non li proteggete adeguatamente: a noi è successo 2 giorni prima della stesura di queste note e la provvidenziale custodia ha limitato notevolmente i danni lasciando un piccolissimo ricordo nella continuità dello spigolo.

Il retro contiene la Fotocamera da 8 Megapixel con telecamera full HD e uno dei 3 microfoni a bordo che Apple utilizzata per migliorare l’attivitità di acquisizione audio e ridurre il rumore esterno.
Nella parte superiore troviamo ora il solo pulsante di accensione o risveglio dallo stop dato che la presa della cuffia e’ finita nel lato inferiore, sul lato sinistro ci sono i consueti pulsanti per il volume (quello con + funziona anche da scatto per la fotocamera) e lo slider per l’attivazione della suoneria che ora sono nella stessa finitura del retro di iPhone.
Sul lato sinistro troviamo la consueta slitta per la sim ora ancora più ridotta visto che abbiamo una nano sim invece della versione micro.

iphone 5 fondo

Infine è la parte inferiore del parallalepipedo iPhone che ha subito i maggiori cambiamenti visto che qui troviamo la presa cuffia, lo spazio per speaker e microfono e, al centro la presa dock di nuovo tipo denominata Lightning che permette di avere più spazio intorno e di ridurrre lo spessore dei dispositivi.
Rimane lo schermo che è la novità più importante sia dal punto di vista della fruizione che dal punto di vista tecnico ma di questo parlaimo nel seguente capitolo.

Certo è che l’ergonomia dell’oggetto è sicuramente migliorata e a detta di tutti coloro che l’hanno provato il telefono sembra molto più leggero dei dati numerici e si maneggia con facilità con una sola mano al contrario dei padelloni con Oled di cui non facciamo nomi.
Apple ha realizzato un perfetto mix di materiali venendo incontro all’esigenza degli utenti di avere strumenti sempre più grandi senza sacrificare maneggiabilità e compattezza.

 Si graffia, si rompe oppure no?

L’obiezione che viene fatta in questi primi giorni di commercializzazione è che soprattutto il modello nero è più facile a graffiarsi: in realtà il materiale satinato e i profili perfetti in caso di urto possono venire alterati da impatti e tagli come è nella natura dell’alluminio e qualsiasi utente di buon senso, come ripetiamo dall’uscita di iPhone 2, non può pensare di usare o trasportare un oggetto del genere completamente “nudo”: milioni di custodie, pochette, sacche nelle forme colori e materiali più vari sono pronte a proteggerlo adattandosi a tutti i gusti.

Quello che però ci preme dirvi anzi mostrarvi è che la solidità dell’oggetto è assolutamente fuori discussione grazie alla tecnica costruttiva utilizzata: non serve fare improbabili test con frullatori o microonde; il test più semplice ed onesto lo ha eseguito un sito Android mettendolo a confronto diretto con un Galaxy S III confrontando le cadute più classiche che possono capitare ad un telefono del genere. Il video ormai stravisto da 14 milioni e passa utenti mostra chiaramente come la scocca rigida di iPhone protegga il vetro frontale da urti laterali mentre quella plastica del suo più venduto concorrente grazie all’involucro poco resistente trasferisce l’impatto alla parte più delicata del telefono.

Il vetro del Galaxy S III non resiste ad una normalissima caduta dalle mani ad altezza di orecchio mentre iPhone 5 rimane (a parte qualche difetto estetico sul profilo) perfettamente integro anche cadendo da un’altezza di 2 metri e 20.

Quindi la risposta è: iPhone 5 si graffia come qualsiasi oggetto in alluminio satinato sottoposto a sfregamento come corpi di maggiore durezza (cadute rovinose sull’asfalto, chiavi che sfregano di continuo sulla superficie, martellate…) e sul modello nero questo è più evidente ma la notizia incredibile è che basta anche una leggerissima custodia da pochi micron, trasparente o modello bumper per evitare danni estetici mentre alcuni concorrenti sono costretti ad usare una protezione irrigidente esterna (che aumenta le dimensioni già enormi) per avere una protezione sicura.

L’ergonomia
Nelle pagine precedenti abbiamo parlato di confezione, finiture e porte ma la novità più evidente è sicuramente quella dello schermo in formato 16:9 che influisce sull’aspetto finale: Apple ha scelto di non allargare la base e di variare l’altezza riducendo lo spessore del suo smartphone e questa scelta a parte il nostro gusto personale ha trovato concordi almeno il 95% degli interlocutori a cui abbiamo fatto provare il telefono in questi 15 giorni che avevano già un iPhone. La prima reazione che si ottiene è sempre… “ma è leggero, è più sottile, è più comodo da usare”… che sono gli obbiettivi che Apple si è posta nel proporre il nuovo fattore di forma puntando più sul fattore di usabilità che su quello di avere grandi dimensioni del display.

Il nuovo iPhone 5 sta ancora comodamente in tasca, si utilizza con una sola mano e permette ai vecchi utenti di trovarsi comunque a proprio agio per la collocazione di vecchi e nuovi pulsanti.

L’unico svantaggio della forma allungata è che il pulsati del volume, suoneria e sleep sono più lontani dal pollice ma questi già si azionavano con l’altra mano e rappresentano una alternativa veloce ai comandi touch o vengono azionati quando il telefono non è in fase operativa.

Una nota curiosa a margine: mentre scriviamo queste righe in TV sta circolando una pubblicità di Apple che contraddice il nostro ultimo paragrafo: la mano che illustra il nuovo iPhone 5 riesce benissimo ad interagire sia con la tastiera virtuale sullo schermo che con i tasti laterali del volume… peccato che questo vantaggio sia riservato ai soli mancini!

iphone 5

Lo schermo
La dimensione più grande salta subito all’occhio e ha un po’ sconvolto le certezze degli sviluppatori che non si aspettavano da Apple un ulteriore fattore di forma dopo quello 4:3 di iPad e il rapporto intermedio che aveva iPhone fino al 4S ma Apple ha mantenuto la stessa risoluzione retina incrementando i pixel in altezza e la diagonale del suo schermo per arrivare a 4 pollici, 640×1136 pixel e un rapporto tra i lati vicinissimo ai 16:9.

Questo ovviamente porta tantissimi vantaggi ed un piccolo grande svantaggio però rimediabile.

I vantaggi sono nella superficie più ampia, nella maggiore quantità di informazioni visualizzabili, nella non secondaria capacità di duplicare lo schermo in TV (grazie alla tecnologia Airplay e alla disponibilità di Apple TV che assolve a questa funzione) senza avere grandi bande nere ai lati anche nella visualizzazione delle foto che sto mostrando e ingrandendo interattivamente e nella dimostrazione delle applicazioni e tutto questo, come abbiamo detto, mantenendo l’ergonomia ai massimi livelli.

Il piccolo svantaggio risolvibile è quello che deriva dalle applicazioni ancora non aggiornate non sfruttano interamente il nuovo schermo ed ora sono queste che lasciano due fasce nell’iPhone 5, fasce che risultano più evidenti nel modello bianco e quasi invisibili in quello nero: non c’e’ dubbio in ogni caso che tutti gli sviluppatori apporteranno modifiche ai loro software allargando il campo visivo dei giochi, la lunghezza delle liste o inserendo nuovi comandi nell’ulteriore spazio a disposizione come ha fatto già Apple con le sue app come ad esempio “Camera” che ha portato il pulsante di scatto e delle opzioni al di fuori del campo inquadrato dalla fotocamera mantenendo il quadrante di ripresa nella proporzione classica delle immagini fotografiche.

Dietro lo schermo si nasconde non solo un cambiamento di dimensione ma anche di tecnologia che ha contribuito a ridurre lo spessore del telefono: si tratta della tecnologia in cell che permette di integrare il layer touch all’interno dell’LCD invece che su un livello separato. Se si confrontano i due schermi di iPhone 4S e 5 si vedrà che su quest’ultimo le icone sembrano realmente più vicine alla superficie frontale conferendo al tutto un effetto di maggior contrasto e realismo dei bottoni.

Se vi interessa conoscere come si comporta lo schermo che sfrutta la tecnologia IPS con retroilluminazione possiamo dirvi che la visibilità è ottimale in qualsiasi condizione di luce con un contrasto che potete apprezzare anche nei nostri filmati girati nelle condizioni di luce più disparate: questo è dovuto anche una minore reflettività dello schermo di iPhone 5 che permette di avere neri più definiti e colori più contrastati. Se volete voi stessi fare dei paragoni provate a verificare dove finisce lo schermo e inizia la cornice: su iPhone 4S la differenza salta all’occhio mentre su iPhone 5 è difficile vedere il salto di nero e questo aiuta pure, nel modello nero, a “sopportare” le applicazioni non ancora adattate alla maggiore altezza del display.

E’ il migliore schermo di smarphone in circolazione? Per il momento è uno dei migliori come qualità, sorpassato per molti aspetti solo da alcuni Nokia di ultimissima generazione ed è davanti all’arcinemico Galaxy S III che in ogni caso utilizza una tecnologia AMOLED con tutti i suoi pro e contro e che comunque trova tanti estimatori per i suoi colori molto saturi. Dopo quindici giorni di confronti diretti con iPhone 4S e prove sul campo le differenze con il suo predecessore vengono fuori rivelando qualità che a prima vista non sono apprezzabili.

La batteria
Il punto debole di telefoni come questo che svolgono mille compiti e hanno processori sempre più potenti, sistemi di antenna cellulare, wi-fi, gps sempre più efficaci è l’efficienza energetica: fortunatamente gli ingegeneri di Apple e i fornitori di chip hanno fatto un passo avanti grazie al nuovo fattore di  forma, alla riduzione di alcune componenti (si pensi al risparmio di volume regalato dal nuovo connettore lightning) e alla maggiore integrazione dell’elettronica. In pratica pur avendo un iPhone più leggere e meno spesso la durata della batteria è aumentata di un buon 25-30% almeno.

La batteria a bordo è un modello da 1440 mAh agli Ioni di litio non removibile che Apple indica come capace di restare in stand by per 225 ore prima di essere riportata ad alimentazione: ovviamente questi non sono indicazioni sull’operativiità.

I test che abbiamo effettuato in questi giorni ci portano ad indicare che, partendo da piena carica il tempo di conversazione in 3G è di circa 8 ore e 30 contro le 6 e 10 che avevamo con iPhone 4S appena uscito dalla scatola e pure le attività di navigazione web e visione di video arrivano a delle insperate 10 ore. Se si utilizza l’apparecchio per un’ora al giorno (cosa alquanto improbabile per un utilizzatore di smarptphone assiduo ma possibile per quello casuale) la necessità di ricarica arriva dopo 49-50 ore.

Qualsiasi utilizzatore di normali telefoni non smart o senza schermo touch e radio wi-fi, gps rimarrebbe inorridito da tanta voracità di energia ma si tratta in ogni caso di un record per qualsiasi modello di iPhone mai uscito e di un ottimo risultato tra gli smartphone più potenti sul mercato.

Nel caso del nuovo modello c’è un motivo in più per essere soddisfatti di una maggiore durata: il nuovo dock ligthinin non è facilissimo da trovare e se vi dimenticate il cavo a casa o un adattatore ad hoc dovete sperare solo che la batteria del vostro telefono duri il più possibile.

Consigliamo quindi di acquistare come primo accessorio, oltre ad una pochette per il trasporto o una custodia magari slim anche l’adattatore micro-USB/Lightining di cui parliamo in questa recensione perchè oltre ad essere di dimensioni ridottissime tali da poter viaggiare nel vostro portafoglio vi salverà la vita in parecchie occasioni e aggiungerà versatilità alle vostre fonti di alimentazione.

Conclusioni
Per il prezzo più alto della media europea e miglioramenti rispetto ad iPhone 4S che saranno apprezzati solo da chi cerca il top di gamma con le migliori capacità di elaborazione e la comodità dello schermo grande consigliamo questo nuovo modello a due tipi di utenti: a chi vuole acquistare uno smartphone che ha avra’ una durata come compatibilità software più estesa rispetto ai modelli precedenti e a chi, provenendo da un 3G, 3GS e 4 vuole vedere un miglioramento significativo di dotazioni e prestazioni soprattutto nel reparto foto e video.

L’utente di un iPhone 4S può tranquillamente attendere il prossimo anno con l’uscita di un modello aggiornato.

 

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