Due dipendenti della Foxconn – la grande multinazionale produttrice di componenti elettrici ed elettronici per i produttori che lavora su contratto per Amazon, Apple, Dell, HP, Microsoft, Motorola, Nintendo, Nokia, Samsung, Sony e molte altre società ancora – si sono suicidati il 24 e il 27 aprile. Lo riporta China Labor Watch, organizzazione indipendente e non profit nota per aver collaborato con sindacati, organizzazioni lavorative e i media conducendo una serie di valutazioni in profondità delle aziende cinesi che producono giocattoli, biciclette, scarpe, arredamento, abbigliamento ed elettrodomestici per alcune grandi aziende statunitensi.
Al momento in cui scriviamo non vi sono conferme o smentite né da Foxconn, né da Apple (lo stabilimento di Zhengzhou dove i due ragazzi si sono suicidati sembra produca alcune parti per iPhone 5). Il primo caso riguarda un ragazzo 24 anni; il secondo caso riguarda una giovane donna di 23 anni.
A dicembre dello scorso anno, il New York Times ha indagato sugli impegni intrapresi da Apple e Foxconn (riduzione degli orari di straordinario, aumento della paga base, fino ad arrivare a dettagli minori che contribuiscono ad ogni modo a migliorare il lavoro e la vita di tutti i giorni all’interno delle immense citta-fabbrica cinesi), evidenziando come questi cambiamenti abbiano influenzato vari stabilimenti e non solo quelli in cui si costruiscono i dispositivi della Mela. I cambiamenti non sono ancora evidentemente sufficienti e servono nuovi sforzi.
[A cura di Mauro Notarianni]