Due big operanti nel settore farmaceutico, la britannica GlaxoSmithKline e la statunitense Purdue Pharma, stanno cercando un modo per implementare ResearchKit, il framework open source di Apple, nei test clinici, nelle ricerche e nelle attività di sviluppo.
L’uso di ResearchKit è stato finora limitato ad alcuni studi scientifici non-profit, spiega BuzzFeed ma “big pharma” ha cominciato a prestare attenzione alle sue potenzialità come strumento di ricerca. GlaxoSmithKline, ad esempio, sta lavorando nell’integrazione del framework negli studi clinici pianificando l’uso nei mesi a venire, così come gli sviluppatori di OxyContin per conto di Purdue Pharma.
Presentato da Apple a marzo di quest’anno, ResearchKit, è un framework software open source progettato per la ricerca medico-sanitaria, che aiuta medici e scienziati a raccogliere i dati dei partecipanti agli studi clinici con una frequenza e un’accuratezza superiori, utilizzando app per iPhone. Istituti di ricerca di livello internazionale hanno già sviluppato app con ResearchKit per studi su asma, tumore al seno, malattie cardiovascolari, diabete e morbo di Parkinson. Gli utenti decidono se partecipare o meno a uno studio clinico, e il modo in cui vengono condivisi i loro dati.
ResearchKit permette di trasformare l’iPhone in uno strumento al servizio della ricerca medica. Una volta autorizzate dall’utente, le app possono accedere ai dati raccolti dall’app Salute, come peso corporeo, pressione sanguigna, livelli di glucosio e utilizzo di inalatori per l’asma, che vengono misurati da dispositivi e app di altri produttori. HealthKit offre agli sviluppatori la possibilità di far comunicare fra loro le app per la salute e il fitness. ResearchKit può chiedere all’utente l’autorizzazione ad accedere ai sensori dell’iPhone, come accelerometro, microfono, giroscopio e GPS, per un quadro più esaustivo su altri parametri del paziente, quali andatura, disabilità motorie, forma fisica, capacità verbali e mnemoniche.
ResearchKit rende, tra le altre cose, anche più facile selezionare partecipanti per studi clinici su larga scala, con la possibilità di accedere a un ampio campione di popolazione, incluse persone che vivono molto distanti dall’istituto di ricerca. Chi prende parte a uno studio clinico può completare le attività assegnate o rispondere ai questionari direttamente dall’app, così i ricercatori passano meno tempo nella compilazione di documenti e possono concentrarsi maggiormente sull’analisi dei dati. ResearchKit permette inoltre ai ricercatori di presentare un processo interattivo per il consenso informato. Gli utenti scelgono a quali studi clinici partecipare e quali dati fornire di volta in volta.