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Dropbox, nuovi e più chiari termini di servizio

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A partire dal 24 marzo l’uso di Dropbox è soggetto a nuovi termini e regole di riservatezza. Il contratto è di più semplice comprensione e in esso sono specificatamente dettagliati i dati e le parti interessate in caso di controversie. Gli sviluppatori specificano nelle norme sulla privacy in che modo sono raccolti e utilizzati i dati, mentre nelle norme sull’uso accettabile sono indicate le responsabilità dell’utete derivanti dall’uso del servizio.

“Quando utilizzi i nostri servizi”, si legge nei nuovi termini,”fornisci file, contenuti, messaggi email, contatti e altro ancora”. “Tali file sono di tua proprietà. I presenti Termini non concedono nessun diritto sui tuoi file a eccezione dei diritti limitati che ci consentono di offrire i Servizi”. “Abbiamo bisogno del tuo permesso per eseguire operazioni quali gestire l’hosting dei file, farne un backup e condividerli quando ci chiedi di farlo. I nostri Servizi offrono inoltre funzioni quali miniature di foto, anteprime di documenti, organizzazione di email e modi semplici per ordinare, modificare, condividere e cercare i file. Queste e altre funzioni potrebbero richiedere l’accesso, l’archiviazione e la scansione dei tuoi file da parte del nostro sistema. L’utente concede il permesso di eseguire tali operazioni e tale permesso si estende a terze parti affidabili con le quali collaboriamo”.

L’utente è ritenuto responsabile relativamente alla condotta: i file devono rsipettare le norme di Dropbox sull’uso accettabile. “I contenuti presenti nei Servizi potrebbero essere protetti da diritti di proprietà intellettuale di altri” si legge nei dettagli; “non copiare, caricare, scaricare o condividere contenuti se non hai il diritto di farlo”. Drobox evidenzia di non avere responsabilità per i contenuti pubblicati e condivisi dagli utenti tramite i suoi servizi.

Prima di presentare un reclamo nei confronti di Dropbox, l’utente accetta di provare a risolvere la controversia in maniera informale scrivendo all’indirizzo [email protected]. “Proveremo a risolvere la disputa in maniera informale contattandoti via email. Qualora la controversia non venisse risolta entro 15 giorni dalla presentazione, l’utente o Dropbox può intentare una causa”. L’utente può espressamente rifiutare la clausola d’arbitrato inviando il modulo di non accettazione entro 30 giorni dalla accettazione iniziale dei termini.

Per quanto riguarda gli account business, questi devono essere utilizzati conformemente ai termini e alle norme del proprio datore di lavoro. La società evidenzia che “gli amministratori potrebbero essere in grado di accedere, divulgare o rimuovere informazioni nel o dall’ account Dropbox for Business”. Potrebbero, inoltre, “essere in grado di limitare o eliminare l’ accesso a un account Dropbox for Business”. “Se converti un account Dropbox esistente in account Dropbox for Business, i tuoi amministratori potrebbero precluderti la possibilità di dissociare in futuro il tuo account personale dall’account Dropbox for Business”.

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