L’utility di condivisione file Dropbox migliora il meccanismo di riconoscimento dell’utente: questo ora sfrutta un nuovo sistema di autenticazione basato su due meccanismi differenti, un metodo che renderà più complicato per gli hacker ottenere le credenziali di accesso degli utenti del servizio di file sharing. A volte non è difficile riuscire ad ottenere username e password di un utente sfruttando malware o meccanismi d’ingegneria sociale; più complicato è invece riuscire a bypassare meccanismi come il Time-Based One-Time Password come Google Authenticator o Amazon AWS: codici inviati momentaneamente su un cellulare (via SMS) associando un dispositivo al proprio account. L’autenticazione a doppio meccanismo prevede anche un codice con 16 caratteri da sfruttare in caso si perda il telefono e non è possibile ottenere il codice via SMS o altro sistema. Gli sviluppatori di Dropbox stanno nel frattempo lavorando anche a un meccanismo che rimuova le credenziali di un browser dopo l’utilizzo (in modo da forzare la richiesta di login e password al successivo uso), una sicurezza in più per gli utenti che cambiano spesso computer o browser usato e che permetterà di avere la certezza di non mantenere traccia dei precedenti tentativi di accesso
Per attivare il nuovo meccanismo di sicurezza, è sufficiente eseguire il login nel proprio account dropbox, selezionare la sezione “Settings” (facendo click sul proprio nome utente) e dalla sezione “Security” selezionare “change” nella sezione “Two-step verification”: verrà richiesto l’inserimento della password dell’account e sarà possibile indicare come ricevere i codici di sicurezza: via SMS o tramite un’applicazione (disponibile per iOS, Android, Blackberry e Windows Phone 7) . Scegliendo SMS bisognerà indicare ovviamente il proprio numero di cellulare: dopo la ricezione del messaggio bisognerà indicare il codice e verrà immediatamente proposto il codice si salvataggio (da conservare e custodire: sarà utile in caso smarriamo il telefono e non abbiamo la possibilità di ricevere SMS).
[A cura di Mauro Notarianni]
