Dropbox ha annunciato l’intenzione di comprare “asset tecnologici” di Boxcryptor, azienda tedesca che si è fatta notare per funzionalità di sicurezza che è possibile sfruttare con Dropbox e altri servizi cloud per crittografare i file, aggiungere sicurezza, offrire funzionalità di collaborazione avanzate e sicure con i team.
I termini dell’acquisizione non sono stati resi indicati ma Dropbox è nota per i suoi servizi di backup su cloud e relative funzionalità di condivisione e – benché offra funzionalità di cifratura dei documenti ( file di Dropbox archiviati sono crittografati con lo standard AES a 256 bit) per proteggere i dati in transito tra le app Dropbox e i server – Dropbox stessa può accedere alle “chiavi” e tecnicamente è in grado di visualizzare qualsiasi contenuto che passa dai loro server.
Tra i vantaggi di Boxcryptor, la crittografia end-to-end, in altre parole la possibilità di crittografare i file direttamente sul dispositivo, con i dati che in questo modo sono cifrati e protetti prima che vengano spostato nella memoria/server cloud scelta dall’utente. Boxcryptor consente di proteggere NAS, file server e anche i dati locali; i servizi dell’azienda tedesca garantiscono in altre parole la riservatezza delle informazioni mentre il cloud fornisce disponibilità e un’opzione di backup; la combinazione delle tecnologie delle due aziende potrebbe essere un’arma vincente per Dropbox, offrendo standard di sicurezza molto elevati, sia a singoli utenti, sia alle aziende, nel rispetto delle normative interne ed esterne.
Per le aziende, Boxcryptor permette di definire politiche personalizzate, gestire utenti e proteggere gli account con l’autenticazione a due fattori; non mancano app companion per iOS e Android che semplificano l’uso del servizio. È possibile contrassegnare i preferiti, sblocca l’app con l’impronta digitale o il riconoscimento facciale, usare il caricamento tramite fotocamera per salvare automaticamente le foto dello smartphone crittografate nel cloud e altro ancora.
Fondata nel 2011, Boxcryptor vanta al momento la compatibilità con vari servizi cloud, inclusi OneDrive, SharePoint, Google Drive e Dropbox. Da evidenziare che tutte e due le aziende non parlano di acquisizione in toto ma solo dell’acquisizione di asset strategici; Boxcryptor parla espressamente dell’acquisto di proprietà intellettuali, inclusi “asset tecnologici chiave”.