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Droni e sicurezza sono temi caldi: sempre più quadricotteri affollano i cieli di tutto il mondo, spesso soggetti a normative non troppo chiare, o che comunque sfuggono ad ogni tipologia di controllo effettivo. E’ per questo che un gruppo di ricercatori svizzeri ha studiato, e a quanto pare trovato, un metodo per mettere in sicurezza i velivoli del genere. L’ispirazione, come sottolineato anche da The Verge, arriva da una vespa: ecco il drone insetto.
Secondo IEEE Spectrum, nella creazione del nuovo drone gli scienziati sono stati ispirati dalle ali di una vespa, rigide durante il volo, ma in grado di risultare flessibili nel caso di urti. Il drone mostrato nel video in calce consta di particolari giunti, che permettono alla struttura di risultare rigida durante il volo, ma di piegarsi e assorbire gli urti in caso di bisogno.
Il corpo del drone insetto è collegato tramite giunti magnetici che lo legano al corpo centrale. Il risultato è davvero interessante: durante il volo non differisce da altri droni simili, ma nel caso di urti, l’intera struttura si “ammorbidisce”. Il risultato è evidente, con un drone assolutamente robusto e in grado di resistere a incidenti, e al tempo stesso sicuro per l’incolumità delle persone.
Laddove, infatti, in qualsiasi drone risulti un pericolo nel caso di collisioni con l’uomo, il drone insetto potrebbe rappresentare la salvezza, piegandosi all’impatto con qualsiasi superficie, anche la pelle umana. Il drone in questione ha superato attualmente oltre 50 incidenti, senza subire danni permanenti.
Sarà interessante notare come la tecnologia contenuta in un drone del genere possa influenzare i quadricotteri commerciali, come DJI o modelli simili. Inoltre, i ricercatori del Virginia Tech dovranno ripetere i crash test, fino ad ora condotti con droni tradizionali, inserendo il drone insetto tra gli studi, per capire effettivamente quali vantaggi potrebbero derivare da un corpo flessibile durante gli impatti.
