L’anno scorso, Impossible Aerospace costruì un drone carico di batterie, in grado di volare per circa due ore. A distanza di 365 giorni circa, la stessa società ha creato una versione dello stesso drone, questa volta con 90 minuti di autonomia, in grado di affiancare gli SWAT in situazione di stallo armato.
Prende il nome di Impossibile US-1 e ha già dimostrato quanto vale ad una squadra SWAT a Campbell, in California. Una situazione di stallo armato per circa 12 ore all’interno di un ristorante a Campbell, dove un uomo ha ordinato il suo caffè alle cinque del mattino, prima di impugnare una pistola e puntarla su un dipendente, secondo una precedente relazione della San Jose Mercury News.
A quanto pare, i poliziotti della Silicon Valley ha cercato in tutti i modi di arrestare il malvivente, compreso l’uso di un robot all’interno dell’edificio per scattare foto del sospettato. A questo punto è intervenuto anche il drone della Impossibile Aerospace, che ha sorvolato l’area per circa 45 minuti con i suoi sensori termici, per monitorare il perimetro dell’edificio e coadiuvare l’arresto.
Le telecamere del drone, quelle standard e quelle termiche, hanno aiutato la squadra SWAT a individuare il sospettato, anche dopo il lancio di gas lacrimogeni, arma vincente per stanare l’uomo, dopo quasi 12 ore.
@CampbellPolice SWAT officers set off flash-bang grenades at the back door. No response from inside. Still waiting out gunman in Bascom Ave. Denny’s. pic.twitter.com/ZwNfGfB4H0
— Len Ramirez (@lenKPIX) 8 febbraio 2019
L’uso del drone US-1, spiega il capitano Gary Berg della polizia locale, ha aiutato la squadra a ottimizzare la sicurezza degli ufficiali e dell’intera comunità, fornendo informazioni preziose tramite il feed video dal vivo.
Al momento è solo uno dei tanti casi in cui le forze dell’ordine si servono di droni per la cattura di criminali. Se da un lato i droni possono risultare pericolosi, nelle mani sbagliate, dall’altro possono essere impiegati per scopi sicuramente più utili.