La strada è un Far West, ma la colpa non è più solo della droga o dell’alcol: ora il dito è puntato sui social network e sull’uso irresponsabile che i giovani fanno degli smartphone mentre sono al volante. Un ragazzo su cinque telefona senza auricolare o vivavoce, uno su tre controlla le notifiche, uno su quattro risponde addiritura alle notifiche e uno su dieci si scatta selfie. Questo ritratto di una gioventù spericolata che non riesce neanche quando è alla guida di un’automobile a staccare la spina dai social network lo dà una ricerca di Skuola.net condotta insieme con l’Università Niccolò Cusano su un campione di 1600 studenti dai 14 ai 21 anni con patenti A, AM e B.
L’attenzione alla guida non è, dunque, la priorità e se fino a qualche anno fa potevano esserci soltanto le telefonate o gli sms a distrarre i piloti, ora le varianti si sono moltiplicate e tra fotografie, notifiche delle app, messaggi di testo, messaggi vocali, notifiche dai social network il pericolo di una possibile distrazione per il pilota è sempre in agguato.
Grazie all’infografica in calce all’articolo si ricava un ritratto decisamente negativo dei neopatentati armati di smartphone e tablet: se arriva un messaggio sullo smartphone, uno su quattro lo controlla ma non risponde mentre è alla guida, il 20 per cento risponde alle telefonate senza auricolare o vivavoce e solo il 47 per cento risponde solo se è fermo.
L’uso dello smarthone mentre si è alla guida, pur essendo pericoloso, è decisamente tolelrato dai giovani, più attenti – ma non troppo – al consumo di alcolici (solo l’81 per cento non si mette mai alla guida dopo aver consumato alcolici) e droghe (l’11 per cento si mette alla guida anche dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti).