La guerra tra le capacità fotografiche degli smartphone è dichiarata: dopo il sorpasso di Samsung S7 su iPhone che fino all’inverno deteneva lo scettro di migliore cameraphone sul mercato ecco che arriva il co-design di Huawei e Leica a scompaginare le carte in tavola. Il doppio obiettivo sulla carta e nelle parole dell’azienda cinese e di quella tedesca permetterebbe prestazioni eccezionali, superiori a quelle di Apple e Samsung. Macitynet ha voluto provare la cosa con uno dei primi modelli di P9 e alcune foto di test che permettessero di valutare le prestazioni in medie condizioni di ripresa.
Se lo smartphone è il dispositivo per eccellenza per le foto istantanee perché non verificare i risultati che otterrebbe un utente medio senza regolazioni particolari scattando “al volo” quando si trova ad un soggetto interessante? Ovviamente nella immagine va inserito qualche “accidente” come un parziale controluce, luci basse in interni senza la disponibilità di un potente flash, soggetti con una buona varietà di colori o al contrario di un bianco praticamente neutro.
Abbiamo quindi deciso di realizzare 12 foto in condizioni di ripresa abbastanza stardard che mettessero alla prova i due telefoni nelle condizioni di luce che troviamo nella vita di tutti i giorni all’interno di spazi pubblici e privati. Il campionario è sicuramente ridotto ma è già sufficiente per farsi un’idea delle prestazioni dei due sistemi di fotocamera.
Abbiamo caricato sul nostro sistema le immagini così come sono state registrate dai due telefoni senza tagli e compressioni proprio per offrirvi una comparazione diretta anche se la cosa appensantirà il download. Potete aprire la galleria su un grande schermo per apprezzare la differenza di dettaglio ma già su un portatile sarà chiaro un dato di fatto: la doppia fotocamera di Huwei P9, co-ingengnerizzata con Leica offre notevoli vantaggi sull’ampiezza della gamma di ripresa sulle ombre, luci e colori rispetto a quella ottenibile con iPhone.
Una vista rivelatrice è sicuramente quella della ripresa in interni, (Foto A) realizzata al Talent Garden di Milano: notate come il pavimento abbia una esposizione meno “bruciata” e ricca di tonalità, così come la parte in ombra delle tende sia più ricca di dettagli nella foto di P9.
Nella foto con l’allestimento delle sedute al Talent Garden (Foto B) un’area rivelatrice è quella intorno alle lampade sul soffitto meglio definite nell’immagine ripresa da P9 rispetto a 6S. Nelle foto C e D abbiamo volutamente fotografato uno scorcio tra interno ed esterno per capire come gli obbiettivi sovraespongono le luci o come fanno lavorare l’opzione HDR che somma due scatti diversi per bilanciare ombre e luci.
Su un campionario di 12 immagini scattate il bilancio è evidente: in 9 di queste la capacità di ripresa di Huawei P9 sembra superiore a quella di iPhone 6S sopratutto nell’estensione della gamma tonale e nella ridotta rumorosità del sensore che permette scatti ad un ISO più basso a parità di condizioni illuminazione. Il secondo obiettivo in bianco e nero di P9 sembra aiutare tantissimo la definizione dei dettagli e in definitiva aiuta a vedere quel che il singolo obiettivo di Apple non riesce a registrare. Il vantaggio si riduce negli scatti HDR dove “l’intelligenza” di iPhone sembra lavorare meglio nel bilanciare le diverse esposizioni. Il bilanciamento del bianco sembra essere più efficace in basse luci per P9 mentre nel controluce con l’orchidea (Foto L) la fedeltà al colore originale e tutta di iPhone che è anche più efficiente nella focheggiatura.
Nella foto I, che è un dettaglio ravvicinato delle foto H si nota come iPhone 6S ha una sorta di velatura che offre una dominante giallastra in grado di nascondere la satinatura verticale della parete dietro il magnete e di togliere naturalezza (e veridicità) al colore della gomma nei toni rosso e blu.
Il Flash di iPhone delle foto J sembra fin troppo efficace nel mostrare il dettaglio della piastrella bruciando di fatto una parte della superficie. La foto realizzata con P9 è più equilibrata e sopratutto mostra la intera trama della ceramica. Nella foto K Huawey ha una dominante rosa ma anche una gamma di ombre e luci più vasta della corrispondente ripresa fatta con iPhone.
Come detto nell’introduzione abbiamo volutamente tralasciato le impostazioni manuali, la focheggiatura selettiva, le foto in B/N ed altre caratteristiche molto interessanti di P9 che possono essere ottenute anche su iPhone 6S con app dedicate: a questo confronto riserveremo un prossimo articolo.
Nel frattempo ci interessa conoscere il parere dei nostri lettori sul confronto tra le due serie di immagini che come detto rappresentano soltanto una prima presa di contatto con un dispositivo che usa per primo una tecnologia, quella del doppio obiettivo che vedremo prossimamente anche su altri modelli e probabilmente anche su uno smartphone Apple.