Dopo Firefox adesso Mozilla ci riprova e cambia piani per il medio periodo. La creazione di una fondazione, con un capitale di tre milioni di dollari, la società non profit sta cambiando pelle. Uno dei primi passaggi è stato organizzare, al di sotto della sua organizzazione non-profit, una nuova società – Mozilla Corporation – che è invece for-profit e assolutamente tassabile.
I due asset gestiti da Mozilla Corp. sono Firefox e Thunderbird, adesso messo sotto l’ombrello di MailCo, la fondazione non profit che seguirà le prime fasi di sperimentazione per attirare l’attenzione degli utenti e sviluppatori ed incrementarne quindi insieme all’utilizzo anche lo sviluppo.
L’obiettivo ultimo di Mozilla Corp, invece, è quello di realizzare profitti attraverso un modello economico non ancora presentato alla stampa che però ha come suo centro la proliferazione di Firefox e, indirettamente per adesso, anche di Thunderbird, il client open di posta elettronica che recentemente aveva vissuto un revival nello sviluppo da parte dei programmatori della società e di quelli indipendenti.
Mozilla mira alla realizzazione di una suite di programmi completa in un’area che solo i due grandi fornitori di sistemi operativi commerciali – Apple e Microsoft – presidiano e che invece le compagnie nate dal maelstrom del web 2.0, compreso il colosso Google, stanno lasciando da parte: browser e client desktop per la posta.
Una nota di colore: per scoprire uno dei più famosi easter eggs dei moderni software, basta digitare nella barra degli indirizzi i Firefox la frase “about:mozilla” (senza virgolette). A seconda delle versioni uscirà un testo che farebbe parte di un fantomatico “The Book of Mozilla”, una sorta di sacro testo del codice aperto e al cui interno sono contenute frasi simil-bibliche senza senso ma che, leggendo le parti scritte in un carattere di corpo maggiore, costituiscono altre frasi un po’ meno criptiche…