Lo scandalo per violazioni sulla privacy Cambridge Analytica ha rovinato non solo la reputazione di Facebook, con molti utenti che ora reputano il social un luogo virtuale da cui stare alla larga, ma ha anche creato sfiducia in potenziali lavoratori che arrivano al punto di rifiutare offerte varie.
Vari selezionatori riferiscono che i candidati rifiutano le offerte di lavoro quando viene comunicata loro l’azienda per la quale dovrebbero lavorare, un elemento incredibile considerando che fino a poco tempo addietro, il regno del social era considerato uno dei migliori posti di lavoro degli USA.
Selezionatori che hanno lasciato Facebook pochi mesi addietro, riferiscono che l’azienda lamenta una diminuzione rilevante nel tasso di accettazione delle offerte di lavoro, problema che ha cominciato a presentarsi in seguito allo scandalo Cambridge Analytica, l’ormai scomparsa società britannica di dati accusata di avere “impropriamente” condiviso i dati di 87 milioni di utenti senza il loro permesso.
L’impatto in termini di attività di reclutamento è rilevante giacché l’azienda assume migliaia di nuove persone ogni anno. I nuovi dipendenti sono elementi-chiave che consentono a Facebook di innovare e migliorare prodotti e servizi esistenti, in un mondo spietato nel quale deve competere con nomi quali Google, Apple, Amazon, Microsoft, senza contare tante nuove startup che nascono come funghi.
CNBC riferisce che Facebook avrebbe notato un notevole aumento di rifiuti tra gli studenti delle migliori università che preferiscono rifiutare le offerte di impiego. Tra i potenziali lavoratori “pescati” nelle università di Stanford, Carnegie Mellon e Ivy League, il tasso di accettazione per assunzioni a tempo pieno è diminuito mediamente dell’85% nel periodo dell’anno scolastico 2017-2018, per passare tra il 35% e il 55% di dicembre. Il declino maggiore in termine di accettazione si registra con le persone che arrivano dalla Carnegie Mellon University, con il tasso di accettazione diminuito del 35%.
L’azienda registra un calo nella percentuale di accettazione di posti di lavoro anche tra i software engineer candidati tra i product team, con un calo del 90% rispetto al 2016 e del 50% all’inizio del 2019.
L’azienda sta cercando di mettere alle spalle varie e continue brutte figure che dimostrano di non aver fatto abbastanza per fermare abusi e fake news. Il CEO, Mark Zuckerberg, alla fine dello scorso anno, ha dichiarato che l’azienda “è molto diversa” da quello che era nel 2016 o “anche solo un anno fa”, ricordando che impiega migliaia di persone e riconoscendo che “c’è ancora molto lavoro da fare” sul versante sicurezza e privacy.
Quest’ultima parola è stata ripetuta decine di volte nel corso di Facebook F8 2019, evento del social dedicato agli sviluppatori, durante il quale sono state presentate varie novità per Messenger, WhatsApp, Instagram e Facebook.