Apple raddoppia la donazione fatta alla Cina per aiutare nella lotta al coronavirus, con il CEO Tim Cook che nelle scorse ore ha annunciato su Weibo il contribuito della multinazionale di Cupertino con oltre 50 milioni di yuan, circa 7 milioni di dollari al cambio attuale.
Reuters riferisce che la donazione originale di Apple era destinata a rispondere all’emergenza in corso, mentre la nuova donazione dovrebbe avere un impatto a più lungo termine. Apple ha già donato 20 dei 50 milioni di yuan promessi, attraverso la China Foundation for Poverty Alleviation, con sede a Pechino, così da sostenere sei ospedali a Hubei, incluso quello improvvisato di Leishenshan a Wuhan.
Apple contribuirà con il resto del denaro per sostenere gli sforzi a lungo termine di recupero della salute pubblica, anche se le donazioni in Cina non sono l’unico contributo dell’azienda alla lotta contro la pandemia globale. Il produttore di iPhone, infatti, ha annunciato a metà marzo che avrebbe effettuato una “donazione sostanziale” ai servizi di emergenza anche in Italia, compresa la fornitura di attrezzature mediche, oltre a sostenere gli sforzi locali di raccolta fondi nella Silicon Valley.
Ancora, gli sforzi di Apple nella lotta alla pandemia si sono sostanziati in una donazione di milioni di maschere N95 a professionisti del settore medico negli Stati Uniti e in Europa. Cook ha affermato di aver utilizzato la sua vasta rete di approvvigionamento per acquistare le mascherine, con un numero stimato di 10 milioni di unità.
Apple ha anche creato un’app di screening COVID-19, ne ha evidenziata una ufficiale nel Regno Unito, e ha aggiornato Siri con un questionario sul coronavirus; in ultimo, come sforzo più leggero ma non meno utile, ha fornito alcune playlist adatte per aiutare le persone durante questo periodo di quarantena.
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