Apple, Amazon, Google, Zigbee e in totale oltre 170 società collaborano per sviluppare lo standard CHIP per la domotica universale: i primi dispositivi che funzionano con questa tecnologia potrebbero arrivare già entro la fine di quest’anno.
Ricordiamo che Apple si è unita al gruppo di lavoro nel 2019 e che l’approvazione dello standard Open Source era già previsto per quest’anno, ma la pandemia ha rallentato i lavori e creato qualche ritardo. Ciò nonostante il processo di certificazione dovrebbe essere pronto nei prossimi mesi, così i primi dispositivi con standard CHIP per la domotica universale potrebbero arrivare sul mercato entro la fine di quest’anno.
Ricordiamo che lo standard CHIP, dalle iniziali di Connected Home over IP punta a realizzare dispositivi per la casa smart sicuri, affidabili e facili da usare. La creazione di uno standard unico Open Source e condiviso permetterà di rendere più facile per i costruttori creare dispositivi compatibili, anche con i servizi vocali Alexa, Siri e Assistente Google. Il protocollo punta anche a essere complementare alle tecnologie esistenti.
Per raggiungere questo scopo le società che partecipano al gruppo di lavoro sono partite dalle tecnologie esistenti già impiegate per la domotica, tra cui Apple HomeKit, Alexa Smart Home, Google Weave e Zigbee Dotdot.
I dispositivi per la domotica con standard CHIP comunicano tramite Bluetooth LE per la configurazione iniziale, oltre a sfruttare Wi-Fi e Thread per la connettività. Ricordiamo che HomePod mini è il primo dispositivo Apple con protocollo per la domotica Thread integrato, questo significa che non appena lo standard sarà approvato e i dispositivi CHIP saranno in circolazione entro quest’anno, come segnala The Verge, Apple potrebbe rilasciare un aggiornamento software per impiegare lo speaker smart come centralina per la casa smart.
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