Le Isole Chagos, piccolo arcipelago di sette atolli sperduto nel bel mezzo dell’Oceano Indiano (a sud delle isole Maldive e a nord-est rispetto alle isole Mauritius) scompariranno: a lungo proprietà della Gran Bretagna, che si limitava ad amministrale), l’arcipelago era rivendicato da 50 anni dalle Mauritius. Dopo diversi anni di battaglie amministrative (e brutte storie legate al colonialismo), la Gran Bretagna ha ceduto e la Repubblica di Mauritius avrà di nuovo sovranità sulle isole.
Cos’hanno a che fare le isole Chagos con internet? Il dominio .io. Il TLD (Top Level Domain) .io appartiene ad un paese il cui nome completo è: Territorio Britannico dell’Oceano Indiano (British Indian Ocean Territory BIOT) e quest’ultima parte del nome di dominio potrà esistere per altri 3, massimo 5 anni, prima di svanire per sempre.
La scomparsa di questo dominio di primo livello pone dei problemi per la popolarità dello stesso ai siti che ne fanno uso: .io fa pensare a Input/Output ed è un top-level domain molto apprezzato e usato da startup, varie aziende legate alla tecnologia (pensate a nomi quali Google.io, GitHub.io, Glitch.io, ecc.) e ai giochi (con la diffusione di videogiochi per browser come Agar.io e Slither.io è stata coniata la definizione inglese .io games per definire questo tipo di giochi online multigiocatore).
Non è la prima volta che l’ICANN, l’organizzazione responsabile della stabilità operativa di Internet, si trova ad affrontare questa problematica: nel 1990, quando ancora si chiamava IANA (Internet Assigned Numbers Authority), l’autorità aveva assegnato ill top level domain “.su” all’ex Unione Sovietica; con la dissoluzione dell’URSS, fu stabilito il dominio “.ru” per la Russia, affidando a quest’ultima le responsabilità dell’ex dominio sovietico, un TLD che la Federazione Russa dovrebbe prima o poi disattivare ma che continua a esistere (il dominio .su è legato a vari siti oscuri che si trovano su internet), con disappunto dell’ICANN, che vorrebbe vederlo scomparire, ma non può decidere senza il consenso dello Stato transcontinentele, a cui ha affidato la sua gestione.
Un problema simile si è verificato con la dissoluzione della Jugoslavia, con il dominio di primo livello”.yu”. il dominio venne temporaneamente usato dalla Serbia e Montenegro (a cui fu assegnato .cs (inutilizzato); In seguito al referendum sull’indipendenza del Montenegro del 2006, Serbia e Montenegro hanno rispettivamente ottenuto l’assegnazione di .rs e .me. Il dominio .yu è stato contesto tra Serbia e Slovenia; per porre fine alle diatribe è stato prima forzato il trasferimento alla Serbia, ignorando i protocolli che normalmente si seguono, e nel 2010 si è messo fine all’estensione.
Cosa accadrà con il dominio di primo livello .io non è per ora chiaro ed è tutto nelle mani dell’ICANN che stabilirà il futuro dello stesso dopo l’ormai prossima risoluzione UK-Mauritius. L’intera isola è intanto praticamente off-limits: l’accesso è subordinato oltre che alle leggi inglesi anche dall’autorizzazione da parte dell’US Navy; solamente i militari. il personale del Dipartimento della Difesa e dipendenti delle aziende in appalto possono accedere alle strutture.