Solo qualche ora fa, prima della presentazione ufficiale, erano trapelate le caratteristiche tecniche del drone: mancava solo qualche dettaglio, che ora risulta confermato con la presentazione ufficiale della scorsa notte: ecco tutto quel che c’è sapere sul nuovo DJI Mavic Air 2.
Ovviamente, DJI Mavic Air 2 è il successore diretto dell’omonima prima versione del drone, rilasciato nell’ormai lontano 2018. Il primo numero che salta all’occhio è quello dell’autonomia di volo, che sale a ben 34 minuti, il che rende il Mavic Air 2 il drone con più autonomia di volo della gamma. Per essere chiari, 34 minuti potrebbero non sembrare molti, ma nel mondo dei droni è un’eternità.
DJI afferma di essere stata in grado di raggiungere questo obiettivo con i nuovi regolatori di velocità elettronici (ESC), la nuova batteria e il design in generale. Il fatto che Mavic Air 2 pesi anche un po’ più dell’originale (570 g contro 470 g) dimostra come l’azienda è stata impegnata con la ricerca e sviluppo.
Altri aggiornamenti riguardano certamente la camera del disposritivo. Il Mavic Air 2 propone adesso un sensore Quad Bayer da 1/2 “(in aumento rispetto all’originale da 1 / 2,3”) che scatta ancora immagini da 12 megapixel, anche se offre una modalità da 48 megapixel, pur non essendo chiaro se si tratti di quattro immagini unite insieme. Per quanto riguarda i video, si potrà girare in 4K a 60 fps (e 120 mbps), risultato migliore anche del Mavic 2, che registra a 30 fps in 4K. I fan delle foto HDR nell’originale Mavic Air saranno lieti di sapere che ora è possibile anche girare video in alta gamma dinamica, insieme a una nuova modalità Hyperlapse 8K.
Gran parte della funzionalità della fotocamera di DJI proviene dalle numerose modalità di scatto automatico e “intelligente”. Il costruttore ha aggiunto la nuova funzione di “riconoscimento scena”, simile un po’ al meccanismo che consente agli smartphone di fascia alta, che consente alla camera di riconoscere le scene e di ottimizzare i parametri di registrazione in modo smart. DJI afferma che Mavic Air 2 è in grado di rilevare cinque scene: tramonto, cieli blu, neve, erba e alberi.
I video beneficeranno, inoltre, di due livelli di stabilizzazione. Il primo è dato dal consueto gimbal a 3 assi, con qualche aiuto aggiuntivo tramite EIS. La funzione FocusTrack di Mavic Air 2 offre alcune modalità di tracciamento aggiornate: Spotlight 2.0, ActiveTrack 3.0 e Point of Interest 3.0. Il primo proviene da Inspire 2, che blocca la fotocamera su un bersaglio, lasciando semplicemente volare il drone. Il tracciamento attivo, già visto prima, dovrebbe essere adesso più efficace nel seguire gli obiettivi anche quando temporaneamente non sono visibili. La modalità Punto di interesse aggiornata migliora il riconoscimento di diverse superfici, con un tracciamento più dinamico.
Tra le funzioni di sicurezza aggiuntive, DJI ha incluso ADS-B il che significa che il drone sarà in grado di rilevare quando qualcos’altro, come aerei, volano nelle vicinanze. Ancora, presente l’APAS 3.0, introdotto nel primo Mavic Air e che consente al drone di scavalcare ostacoli rilevati automaticamente dai sensori.
Un’ultima piccola, ma importante modifica, è nel radiocomando. Sembra che DJI lo abbia aggiornato in modo che lo smartphone sia posizionato in alto, anziché agganciarsi in basso. Questo potrebbe sembrare un dettaglio minore, ma come attesterà qualsiasi pilota, si tratta di una modifica davvero apprezzabile.
Grazie al sistema OcuSync 2.0 il drone potrà essere controllato fino a 10Km in FCC e 6Km in CE, con ritorno del flusso video fino a 180p a 30 fps.
Per quanto riguarda i prezzi, confermati quelli del precedente modello al lancio: 849 euro per la versione standard, e 1049 euro per la Flymore Combo, che include anche filtri ND16/64/256. Le consegne sono previste dopo 12/17 giorni dal pagamento: si compra dallo store ufficiale DJI.