DJI presenta DJI Dock, il nuovo sistema per la sorveglianza con drone per controlli e interventi in ambito trasporti, nelle infrastrutture e nei soccorsi. La piattaforma di controllo remoto ospita un drone della serie DJI Matrice 30 e si presta ad attività di ispezione e controllo sia in contesti civili che militari.
Il nuovo sistema è studiato per intervenire in caso di incidenti gravi in autostrada, intrusioni in grandi cantieri o aree aeroportuali, tentativi di furto in parchi fotovoltaici o allarmi sismici o vulcanici. Si tratta solo di alcuni dei contesti in cui il sistema risulta utile per le strutture responsabili della sicurezza e dei soccorsi così da poter disporre immediatamente di immagini precise per avere un’idea chiara in tempo reale della situazione e poter intervenire immediatamente.
DJI Dock offre una risposta tempestiva 24 ore su 24 per la sorveglianza e la sicurezza. Il sistema è stato presentato ufficialmente durante un evento tenutosi oggi a Milano, al quale hanno partecipato dirigenti di enti e aziende specializzati nel settore dei trasporti, delle utilities, della logistica, delle costruzioni, dei soccorsi e della protezione civile, nonché professionisti della sicurezza civile e militare.
Cos’è DJI Dock
Il sistema DJI Dock è composto da due elementi principali. Innanzitutto, una piattaforma robotica automatizzata di dimensioni ridotte (b800×885×h1065 cm), che occupa meno di 1 metro quadrato, pesa meno di 105 kg e può operare giorno e notte, anche in condizioni meteorologiche difficili e temperature comprese tra -35 e +50°C.
All’interno della piattaforma è ospitato un quadricottero della serie DJI Matrice 30″, le cui batterie possono essere ricaricate rapidamente in soli 25 minuti grazie al sistema di raffreddamento TEC.
La piattaforma è inoltre dotata di una fotocamera grandangolare di sicurezza e, se necessario, anche di una telecamera termica, una stazione meteo integrata, uno scomparto per una scheda di connessione LTE 10, un’antenna interna omnidirezionale, un modulo RTK per il geoposizionamento e uno spazio di espansione Edge Computing che consente la pre-elaborazione di file multimediali.
Il secondo elemento è il drone DJI Matrice 30 (nelle versioni M30 o M30T), che ha un’autonomia di volo di 40 minuti e che può volare fino a 7 chilometri, dotato anche di telecamere con ottiche grandangolari, zoom e telemetro laser, in grado di funzionare anche con infrarosso.
Le attività che il drone andrà a svolgere vengono programmate tramite il software di gestione basato su cloud DJI FlightHub 2 o, in alternativa, tramite l’utilizzo di software terzi.
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