È passato appena un mese da quando DJI ha svelato il suo drone FPV, eppure, non paga di ciò, ne ha presentato un altro nelle ultime ore: come anticipato, arriva DJI Air 2S, che come lascia intendere il nome è un aggiornamento del precedente modello. Non lo stravolge, ma le novità sono davvero interessanti, a iniziare dalla fotocamera.
DJI Air 2S dice, anzitutto, addio all’appellativo di Mavic. La mossa non sorprende, considerando che già con il Mini 2 era stata effettuata la stessa scelta. Non è chiaro se il marchio “S” qui sia un aggiornamento in stile Apple al modello precedente, con la possibilità di bis in futuro. Ad ogni modo, Air 2S appare come un leggero restyling al modello precedente. Il design sembra quasi identico, con alcune linee più morbide e un paio di telecamere anteriori in più per evitare gli ostacoli.
L’upgrade più importante, però, è la fotocamera. L’Air 2S offre un sensore più grande, da 1 pollice, che scatta foto fino a 20 megapixel e registra video video 5.4K a 30 fps o 4K a 60 fps a 150 Mbps. Tutto ciò è un solido aggiornamento rispetto al predecessore, che permette di scattare foto da 12 megapixel con video a 4K, a 60 o 120 Mbps.
Altri vantaggi della fotocamera includono lo zoom digitale 4X, che raddoppia quello di Mavic Air 2 a 4K/30 fps. C’è anche l’opzione per lo zoom 6X nelle modalità 2.7K e 1080p/60. Inoltre, a quanti non dispiace scattare in 1080/30, è possibile arrivare a uno zoom fino a 8X. Per i videografi, Air 2S supporta tre profili colore: Normale (8 bit), D-Log (10 bit) o HLG (10 bit).
Con il suo peso di 595 grammi, Air 2S pesa più del suo diretto predecessore (570 g), il che potrebbe anche spiegare il tempo di volo massimo leggermente inferiore, che adesso si attesta sui 31 minuti, contro i 33 del Mavic Air 2.
DJI afferma che tutti e quattro i sensori di ostacoli sono stati aggiornati, con due nuove telecamere che consentono lo “zoom binoculare” per riconoscere gli oggetti sia più lontani, che a velocità più elevate. C’è anche “O3”, il nuovo nome di DJI per il OcuSync (la sua tecnologia di trasmissione video) che, in poche parole, significa poter teoricamente spingere il drone fino a 12 chilometri di distanza.
Come al solito, ci sono alcune modifiche alle modalità di volo intelligenti integrate che includono Spotlight 2.0, ActiveTrack 4.0 e Point of Interest 3.0, tutte volte a dare un’atmosfera cinematografica alle registrazioni.
Più interessante è la nuova funzionalità MasterShot che sembrava essere una sorta di pesce d’aprile, ma che invece risulta combinare percorsi di volo pre-programmati con un editing automatico intelligente. Una sorta di modalità totalmente automatizzata per creare modifiche automatiche a qualsiasi percorso impostato.
DJI Air 2S è in vendita a 999 euro per il pack standard, o a 1.299 euro per la combinazione “Fly More” che include tre batterie, un dock di ricarica, filtri ND e la borsa a tracolla per il trasporto.
Potete leggere la recensione del DJI Mini 2 a questo indirizzo, mentre per tutte le notizie relative a DJI vi invitiamo a recarvi a questa pagina.