Apple ha aggiornato l’annuale rapporto su diversità e inclusione, insieme di dati che dimostra la volontà dell’azienda di rappresentare un’ampia varietà di prospettive, provenienze ed esperienze, incoraggiando una comunità basata su apertura e, appunto, inclusione.
I nuovi dati del report di Apple evidenziano che da luglio 2016 a luglio 2017, la metà delle nuove assunzioni è relativa a gruppi storicamente sottorappresentati nel mondo IT che includono donne, persone di colore, ispanici, nativi americani e altri ancora.
Il 25% dei nuovi assunti nel 2016/2017 sono asiatici, l’11% persone di colore, il 15% ispanici, il 4% si compone di diverse etnie (persone di comunità multirazziali).
Apple dice che la presenza femminile in azienda è in costante aumento e che il 36% dei dipendenti sotto i 30 anni sono donne. Si tratta di un incremento del 5% rispetto al 2014. Il 29% dei dirigenti sono donne, in crescita di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nello stesso arco di tempo, la percentuale di dirigenti donna sotto i 30 anni è cresciuta del 3%.
Apple è un’azienda multigenerazionale, con l’età dei dipendenti che varia da 18 a 85 anni. A crescere in percentuale sono i dipendenti sotto i 30 anni. A livello globale la Mela ha 130.000 dipendenti: a questi livelli anche un piccolo cambiamento può influenzare migliaia di persone. Dal 2014, ad esempio, la rappresentanza femminile è cresciuta del 2%, con l’assunzione di 37.000 donne a livello globale.
Nella sezione del sito web di Apple si evidenziano progressi su tematiche quali l’istruzione, programmi per reduci di guerra, equità nelle retribuzioni di uomini e donne, accessibilità, attivismo LGBTQ, ecc.
Apple spiega di essere “orgogliosa” dei risultati raggiunti ma riconosce che c’è ancora “molto lavoro da fare”, impegnandosi a migliorare e come sempre “rimanere aperti”, “come sempre abbiamo fatto” e “come sempre sarà”. Il report completo è visibile a questo indirizzo.