Honda ha deciso di non sviluppare più Asimo (Advanced Step in Innovative Mobility), robot umanoide tra i più noti fra gli appassionati del mondo della robotica. Presentato nel 2000, è stato per anni ambasciatore globale della tecnologia Honda, dimostrando in varie manifestazioni in maniera divertente e simpatica le immense risorse scientifiche e tecniche necessarie per creare un umanoide semovente.
Alto 130 cm e pesante 48 kg, Asimo era stato sviluppato con l’obiettivo di creare un robot in grado di camminare, adattarsi, interagire in situazioni umane e migliorare la qualità della vita. Èra stato aggiornato l’ultima volta nel 2011 ma non era mai stato commercializzato. L’azienda giapponese non abbandonderà il know-how acquisito nel mondo della robotica e dell’IA, ma alcune tecnologie nate grazie all’androide (la possibilità di “ragionare” in termini quasi umani) saranno sfruttate per la mobilità senza inquinamento da carbonio, quela che nell’insieme l’azienda definisce “2030 Vision”. Un diverso progetto di Honda in qualche modo legato alla robotica, è Walking Assist, un esoscheletro utile nella riabilitazione; MOTOROiD e Riding Assist-e, sono invece due moto che sfruttano tecnologia di intelligenza artificiale e guida autonoma. L’azienda ha ideato dispositivi per la mobilità personale che sfruttano tecnologie di controllo della stabilità oltre a un sistema di ruota motrice omnidirezionale. Innovazioni di questo tipo sono nate dalla ricerca nella robotica umanoide, consentondo ai dispositivi per la mobilità personale di muoversi in avanti, indietro, lateralmente e in diagonale con il solo spostamento del peso corporeo e inclinandosi verso la direzione desiderata.
Al CES di Las Vegas di quest’anno, Honda ha presentato il uovo concept di robotica 3E (Empower, Experience, Empathy – autonomia, esperienza, empatia) a mostrando una serie di prodotti tecnologici progettati per sviluppare ulteriormente la mobilità e migliorare la vita delle persone, dispositivi nati per dimostrare la visione relativa ad una società in cui la robotica e l’intelligenza artificiale (IA) possono assistere le persone in una pluralità di situazioni, dalle calamità (disaster recovery) alla ricreazione e all’apprendimento attraverso l’interazione umana con l’obiettivo di diventare più utili ed “empatici”.