In novembre App Store ha registrato ricavi medi giornalieri pari a 15 milioni di dollari, oltre quattro volte di più rispetto ai 3,5 milioni di dollari di Google Play. Questo nonostante un tasso di crescita superiore, praticamente doppio, di Google Play rispetto ad App Store, rispettivamente del 43% e del 21% sempre in termini di ricavi.
Sono solo alcuni dei dati più interessanti rilevati nell’ultimo report di Distimo, società specializzata nell’analisi e nel tracciamento delle app, in uno studio che fotografa l’andamento dei due principali negozi di app al mondo. Gran parte di tutti i ricavi registrati è ottenuto tramite gli acquisti in app purchase ora pari al 69% del totale, in crescita del 16% rispetto a gennaio del 2012. Anche se la formula freemium è quella più diffusa, diversi importanti sviluppatori puntano ancora con successo sulle app proposte a prezzo di acquisto fisso: 10 publisher di primo piano devono il 35% del proprio fatturato proprio alle app a pagamento.
Anche per il 2012 il dispositivo più importante in termini di ricavi è risultato essere iPad con una crescita del 71% rispetto al 40% registrato da iPhone. Il tablet della Mela risulta essere anche il dispositivo più importante ai fini pubblicitari con una percentuale eCPM, sigla di effective cost per thousands impressions tre volte superiore rispetto alla media di qualsiasi altro dispositivo. Questo indice misura i guadagni complessivi in rapporto alle impressions ed è ampiamente utilizzato nell’advertising mobile come sistema di misurazione e indice di confronto delle prestazioni.
I paesi più importanti per i mercati delle App sono gli stessi che generano più impressions nella pubblicità mobile: Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Australia. Infine segnaliamo che lungo tutto il 2012 i ricavi di App Store sono aumentati del 20% nel gruppo di paesi monitorato da Distimo: Australia, Canada, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Israele, Giappone, Corea, Olanda, Norvegia, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Regno Unito, Stati Uniti e Italia.