Se il fenomeno del retrocomputing è ormai comune con milioni di appassionati che rispolverano vecchie CPU, software e al limite si divertono ad interagire che con le vecchie produzioni attraverso emulatori, meno comune è l’aggiornamento di un sistema operativo abbandonato nello sviluppo dalla sua casa produttrice.
In concomitanza del trentesimo anniversario dell’Apple IIGS è disponibile una nuova versione del ProDOS, il sistema operativo per la serie Apple II distribuito da Apple dal 1978 fino alla fine degli anni ’80.
Il progetto è nato per opera di un talentuoso programmatore che ha sviluppato in proprio l’aggiornamento del vetusto sistema operativo, integrando nuove funzioni e risolvendo alcuni bug della versione 2.0.3 che era stata rilasciata nel 1993.
Il sistema (utilizzabile anche con i vari emulatori) di scarica da qui ed è compatibile con tutta la linea Apple II, dal primo Apple II, fino al IIgs, così come le versioni che circolano con varianti della CPU 6502 (es. 65C02) e case di nuova generazione che appassionati sfruttano persino usando drive USB. Tra le migliorie da segnalare utility relative alla gestione dei dischi, un nuovo program launcher, funzionalità per la visualizzazione degli slot con i dispositivi attivi.
Il peso del sistema operativo è di “ben” 140K che oggi sembrano una quantità infinitesimale rispetto ai dati gestibili anche dalle board micrometriche ma che ai tempi erano alla base del funzionamento di quelli che oggi sono dei caposaldi della storia dell’informatica