Grazie alla collaborazione tra due musei di retrocomputer in USA, è ora disponibile online il codice sorgente di Apple II DOS, l’insieme di routine per la gestione e catalogazione di dischi e file dell’Apple II, uno dei primissimi personal computer al mondo, presentato nel 1977 da Steve Jobs e Steve Wozniak.
L’Apple II nacque con BASIC integrato e funzioni di gestione monitor e tastiera; la macchina non aveva un disco fisso, all’epoca costosissimi, e i programmi potevano essere caricati da registratori a cassetta o floppy disk. Come abbiamo spiegato qui, Wozniak progettò (durante le vacanze di Natale!) l’interfaccia per il floppy con soli 6 chip contro anche i 60/70 normalmente necessari all’epoca, quella che dopo fu definita da molti un “capolavoro di progettazione”.
Inizilamente il computer in questione era in effetti privo di drive per floppy disk. Nel 1978 Paul Laughton, impiegato di una società denominata Shepardson Microsystem, firmò con Apple un contratto di 13.000 dollari (5.200$ in anticipo, il resto a seguire, senza richiedere royalty) per la fornitura del sistema per la gestione dei dischi, software scritto in soli 35 giorni, senza particolari strumenti e partendo da hardware solo parzialmente funzionante. Apple riuscì a ottenere un file manager, l’interfaccia per l’integer BASIC e l’Applesoft BASIC, utility per il backup, disk recovery e la copia dei file. “Mi sedetti” ricorda Laughton, “e cominciai a scrivere il codice su schede perforate” (supporti di cartoncino che si usavano per immagazzinare e trattare i dati sulle prime generazioni di computer), ”l’output fu compilato, registrato su nastro e il debug avviato”.
Il codice sorgente, frutto di dettagliate istruzioni e specifiche richieste di Jobs e Woz, è ora disponibile sul sito web del Computer History Museum; altri documenti sul tema, firmati sia da Wozniak che da Jobs, sono invece disponibili sul sito DigiBarn Computer Museum.