Secondo le dichiarazioni della Video Electronics Standards Association (VESA) lo standard ha superato gli ultimi test e può già progredire alla versione 1.1 che, oltre alle già implementate DisplayPort Content Protection (DPCP), disporrà di avanzate funzioni di protezione – High Bandwidth Digital Content Protection (HDCP). Inoltre, l’upgrade dello standard comporterà la compatibilità con PCI-Express consentendo una più rapida integrazione tra schede grafiche e chipset incrementando l’interoperabilità .
L’interfaccia DisplayPort è stata approntata per rendere disponibile uno standard condiviso tra il mondo PC e il mondo consumer electronics, televisori, videoproiettori, registratori ecc., assicurando al tempo stesso la protezione dei contenuti audio-video soggetti a copyright e un superiore livello di prestazioni dei display. Come già SCART, infatti, DisplayPort veicola il normale flusso di segnale video assieme al segnale audio. Ma diversamente da quella, è in grado di farlo supportando la crittografia a 128 bit che del resto manca anche a DVI. Inoltre, DisplayPort è capace di una banda passante massima teorica di 10,8Gbps, ovvero più del doppio dei 4,95Gbps dell’attuale interfaccia DVI.
Il nuovo standard potrebbe aver vita facile: da una parte, colossi come IBM, AMD, Intel, Dell, Lenovo, Samsung, Genesis Microchip, HP, NVIDIA ed LG hanno già dichiarato la propria adesione al nuovo standard, dall’altra, la continua ed estenuante competizione tra Blu-ray e HD DVD sta disorientando l’utente che finora sta alla finestra, aspettando che la nebbia si dissolva e sia possibile vederci chiaro.
Non vi è dubbio che la cosa desti interesse anche a chi guardi al mondo Mac: l’interfaccia tra computer ed elettronica di consumo è il cuore della strategia di Apple per il prossimo futuro. Con al centro iTV, l’iPod e tutte le periferiche Wi-Fi a portata di Apple Remote, Apple ha già occupato la scena, pronta a entrare nel salotto di casa.
[A cura di Fabio Bertoglio]