Il Raspberry Pi è facile da collegare a schermi con porta HDMI ma ciò non trasforma l’interessante single-board computer in un dispositivo semplice da trasportare in giro (non sempre è facile avere a portata di mano un monitor o una TV). La Raspberry Pi Foundation ha approntato una soluzione e ha deciso di distribuire un semplice display integrabile con il sistema per consentire agli utenti Pi di avere a disposizione uno schermo per lavorare, senza intaccare lo spirito del dispositivo economico, concepito per stimolare l’insegnamento di base dell’informatica e della programmazione.
Dopo circa un anno di lavoro, il Raspberry Pi touch display è da oggi ufficialmente in vendita: si tratta di un accessorio da 7″ con risoluzione di 800×480 pixel, angolo di visualizzazione di 70° e in grado di supportare il touch con dieci dita. La connessione richiede mano ferma e un po’ di pazienza per il fissaggio delle viti, elementi che non dovrebbero essere un problema per chi ama questi prodotti. È necessario sfruttare un alimentatore (micro USB) esterno, quello del Raspberry Pi e un cavo micro USB che va dal display al Raspberry Pi po in alternativa due jumper GPIO (5 Volt e massa). Per il collegamento è sfruttata una scheda di conversione del segnale DPI (Display Parallel Interface) a DSI (Display serial interface), “bridge” che ha richiesto tempo per via delle certificazioni concernenti le emissioni elettromagnetiche.
Il Raspberry Pi display negli USA è venduto a 60$ ed è disponibile in varianti con frame in sei diverse colorazioni.