Uno schermo più grande in uno smartphone ancora maneggevole. E’ questa la promessa che Apple dovrebbe mantenere con iPhone 8, il primo smartphone borderless della società che potrebbe così montare uno schermo da 5,8 pollici in un corpo solo poco più grande di quello dell’attuale iPhone 7. Ma se è vero che il display aumenterà di dimensioni, parrebbe essere altrettanto plausibile che l’ingrandimento non avverrà in maniera proporzionale.
Ne ha parlato il Digitimes a distanza di pochi giorni in due diverse occasioni (qui e qui), citando una possibile variazione del rapporto d’aspetto – più comunemente noto nella traduzione inglese aspect ratio – dello schermo. Che siano 18,5:9 oppure 18:9 (tutto dipenderà se lo schermo curverà leggermente ai bordi oppure no) alla fine poco importa perché quel che sembra invece certo è che tale rapporto subirà comunque una variazione.
Attualmente gli schermi di iPhone sono in 16:9 ma già una volta Apple ha allungato lo schermo: iPhone 4s fu infatti l’ultimo degli smartphone di Cupertino con display in formato 3:2 e il cambiamento in quei giorni fu radicale. Chi comprava un iPhone 5, per mesi (ma diciamo pure qualche anno) incappava in applicazioni con antiestetiche bande nere che andavano necessariamente a colmare il vuoto nelle applicazioni che non erano ancora state aggiornate dagli sviluppatori. La lezione servì ad Apple per cambiare il sistema con cui si disegnavano le applicazioni, proponendo una base che, analogamente a quanto fanno i siti responsive, avrebbe da quel momento avuto la capacità di adattarsi in base alle dimensioni dello schermo.
Se quindi da questo punto di vista non dovrebbero esserci problemi, inizialmente qualche differenza si potrebbe notare con la visualizzazione dei video. Sono infatti milioni i filmati disponibili su YouTube, Vimeo e gli altri che utilizzano l’aspect ratio a 16:9. In quel caso quindi, a meno che non ci sarà la possibilità di effettuare un leggero zoom rinunciando a una piccola porzione della traccia video ai lati del filmato, le bande nere torneranno in voga, almeno fino a quando non saranno le piattaforme stesse a trovare una soluzione a un problema che diventerà molto comune e che già in effetti troviamo con gli ultimi smartphone di Samsung e LG, i primi in effetti ad adottare schermi a 18:9.
Ma questa è soltanto la visione pessimistica di tale cambiamento. Un display con questo rapporto d’aspetto per Apple significherebbe portare il già apprezzato Split View di iPad anche su iPhone, potendo cioè dividere virtualmente lo schermo a metà per mostrare due applicazioni contemporaneamente, con tutti i vantaggi che ne conseguirebbero nell’utilizzo e nella condivisione di informazioni tra un software e l’altro.
Ma anche alcune delle applicazioni di sistema potrebbero cambiare, aprendo nuove opportunità a quelle di terze parti. Ad esempio l’applicazione fotocamera, nel caso di scatti quadrati, potrebbe utilizzare la metà superiore dello schermo per l’inquadratura in tempo reale e la metà sottostante per mostrare lo scatto appena catturato, oppure potrebbe arrivare una nuova modalità che, con un solo click, permette di scattare una doppia foto con quel che viene inquadrato dalla camera posteriore e anteriore. Senza dimenticare che ci sarebbe poi molto più spazio per i contenuti mostrati da siti web e applicazioni già esistenti, come il feed di Facebook e Instagram.